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Comuni capoluogo. Col bipolarismo destra quasi imbattibile. Ma la tv mente sui dati reali

 |  Redazione Sconfini

berlusconi, premier, preoccupato, pdlDopo l'importante test sulle Europee, i partiti italiani hanno dovuto fare i conti con le amministrative in molte province e comuni d'Italia. Fare un paragone tra Europee ed Amministrative è sbagliato per diversi motivi, ma due in particolare: nelle prime si è espressa tutta Italia e il modello elettorale era il proporzionale puro con sbarramento al 4%, nelle seconde il voto era territoriale e il modello tendenziale è quello maggioritario, quello che porta verso il bipolarismo.

Se nel primo caso, come abbiamo dimostrato ieri, il voto si è sparpagliato e si è potuto dar voce un po' a tutte le posizioni politiche del Paese, con i maggioritario si sceglie tra bianco e nero. Rosso e Nero, se preferite.

Ebbene, le elezioni europee hanno dimostrato che il Pdl (il partito di Berlusconi, ovvero la somma di An e Forza Italia) è il principale partito italiano, ma non è il partito schiacciasassi preventivato alla vigilia del voto, anzi. Il suo 35,2% che è comunque un risultato incredibile se si tengono conto di scandali, scandaletti e condanne morali (e "quasi" penali) del premier, ma ha deluso i sostenitori berlusconiani.

Ma nel contempo, le Amministrative hanno dimostrato che Pdl + Lega Nord, quando si trovano a rendere conto agli elettori in un modello maggioritario sono davvero una corazzata inaffondabile o quasi. Soprattutto al Nord non c'è più spazio per il centrosinistra e così le battaglie per i ruoli chiave in Regioni, Comuni e Provincie sarà sempre più un affare interno al centrodestra. Anche nel prossimo futuro. Berlusconi, quindi, per governare in serenità può tranquillamente ignorare l'opposizione ma dovrà tenere altissima la guardia sul fronte interno (i malumori nel Pdl non mancano specie nella corrente finiana e il Cavaliere addirittura incolpa gli ex di An) al suo partito, ma soprattutto sul fronte della coalizione con la Lega, sempre più determinante nei successi del Pdl. Il Popolo della Libertà pur vincendo quasi ovunque, non convince in tanti, al punto che senza la Lega sarebbe uscito sconfitto dappertutto.

In tv e sui giornali però, c'è una rincorsa a chi elogia di più il Pdl come vincitore delle Amministrative. Non è vero assolutamente niente! Il Pdl ha vinto dove ha vinto solo grazie alla Lega (e infatti subito Berlusconi regala le prime concessioni ai "padani": non serve andare a votare al referendum) e il risultato finora è di 8-5 tra i comuni capoluogo mentre sono andati al ballottaggio ben 17 comuni comuni capoluogo. I conti li faremo tra 15 giorni.

Un esempio della scandalosa manipolazione dei numeri? Questo grafico pubblicato dal Corriere: in esso sono riportati 15 "casi esemplari" (non si capisce in base a cosa sono stati scelti). Guarda caso evidenziano SOLO i comuni del centrosinistra passati al centrodestra o al ballottaggio e non i comuni vinti dal centrosinistra, che così sembra non aver vinto da nessuna parte.

Soffermandoci sui Comuni capoluogo ecco l'elenco delle vittorie del centrodestra: Biella, Vercelli, Verbania, Imperia, Bergamo, Pavia, Pescara e Campobasso.

Questi i successi del centrosinitra: Modena, Reggio nell'Emilia, Livorno, Perugia, Pesaro.

L'elenco non è ancora completo poiché in molti Comuni si andrà al ballottaggio. Tra 15 giorni di conseguenza commenteremo i risultati definitivi. Ecco l'elenco dei Comuni in bilico:

Cremona, Padova, Bologna, Ferrara, Forlì, Firenze, Prato, Terni, Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Brindisi, Foggia, Avellino, Potenza, Caltanissetta.

Da segnalare i primi (probabili, perché in alcuni casi dipenderà dal calcolo dei resti) eletti delle liste civiche promosse da Beppe Grillo a Bologna, Reggio Emilia, Ancona, Pesaro, Brindisi.


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