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Interventi anticrisi per l’occupazione: informazione e formazione i capisaldi

 |  Redazione Sconfini

La crisi economica mondiale ha lasciato un segno anche nella nostra regione. Per dirla con i numeri nel primo semestre del 2009 gli occupati in Friuli Venezia Giulia sono diminuiti di 13mila unità. Ad essere coinvolti in misura più forte sono stati il settore terziario e quello delle costruzioni.

Sembra che il peggio sia passato, così afferma l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). La ripresa è già partita. Rimane ora da riflettere sulla velocità del recupero. Cerchiamo per il momento di capire quanto è stato programmato e attuato dalla Regione per fronteggiare il periodo di criticità. Ne abbiamo parlato con Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, formazione, università e ricerca.


“Sono stati predisposti numerosi strumenti – afferma Rosolen – per aiutare coloro che più di altri risentono della crisi economica che stiamo attraversando. Il primo suggerimento che do a coloro che in questo momento faticano a trovare un’occupazione, è quello di informarsi su quanto è già stato attivato. In particolare penso alla necessità di ampliare o aggiornare la propria formazione seguendo corsi che permettono di riqualificarsi e quindi di diventare appetibili per il mondo del lavoro. La Regione nel programma anticrisi ha infatti previsto di attivare una serie di interventi relativi alla formazione”. “Non va inoltre mai dimenticato – prosegue l’assessore – che ognuno, nel momento in cui si mette alla ricerca di un lavoro porta con sé una dote. Questo concetto, sviluppato in particolare dalla altRegione Lombardia, significa non solo che il potenziale lavoratore offre quelle che sono le sue competenze ed esperienze specifiche, ma porta all’azienda anche la possibilità di usufruire di importanti incentivi”.


“Di recente – sottolinea Rosolen – abbiamo presentato un primo bilancio relativo agli incentivi alle imprese regionali utili a favorire l’occupazione”. Il primo dato riguarda il numero delle imprese che hanno presentato domanda per ottenere gli incentivi utili a sostenere l’occupazione in questo momento di grave difficoltà. “Complessivamente – specifica l’assessore – sono state, alla fine di agosto 2009, 1.337 le realtà imprenditoriali che si sono rivolte all’Ente pubblico”. Cifre a parte, è importante comprendere in che direzione si è mosso il Friuli Venezia Giulia per ottemperare a ciò che il cittadino chiede alle istituzioni, ovvero di essere vicine e di sostegno ai più deboli. “Tre sono gli interventi – chiarisce Rosolen – che la Regione, in base a quanto previsto dalla Legge regionale 18/2005 (articoli 30-33), ha predisposto per fronteggiare il momento. Il primo di questi consiste nella concessione di incentivi alle imprese che assumono o stabilizzano lavoratori di svantaggio occupazionale; il secondo prevede invece incentivi per l’assunzione di lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali. Infine il terzo riguarda gli incentivi in favore delle assunzioni di giovani laureati e diplomati chiamati a operare nel settore della ricerca”.


Nell’ottica di quanto già previsto dalla legge è stato stilato il Programma anticrisi (scaricabile dal sito: www.regione.fvg.it), all’interno del quale emergono iniziative innovative e meritevoli di riflessione. In particolare abbiamo scelto di puntare la nostra attenzione relativamente a quanto fatto per le donne. Da sempre, a prescindere dalla sfavorevole congiuntura economica, questa metà del cielo si trova ad affrontare la difficoltà di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia. Ecco perché si è voluto stimolare le imprese, tra l’altro, a realizzare progetti che rispondano alle caratteristiche del concetto family-friendly. All’interno del programma anticrisi sono indicate le azioni promosse per favorire la componente femminilealt. “Si è lavorato in varie direzioni, volte a sostenere la conciliazione vita-lavoro, la formazione, la qualificazione e la riqualificazione professionale delle donne in difficoltà lavorativa, nonché – fa notare Rosolen – si è puntato sul coinvolgimento delle imprese perché propongano soluzioni utili a conciliare i tempi del lavoro con quelli familiari”.


Vediamo allora nel dettaglio in che cosa consistono questi interventi. Il primo prevede il coinvolgimento degli Enti locali e delle associazioni Onlus che hanno risposto ai bandi emessi dalla Regione presentando progetti volti a fornire servizi a favore delle donne in difficoltà lavorative nei cui nuclei familiari ci siano minori, anziani o disabili. La Regione in sostanza eroga contributi per la realizzazione di tali progetti. Si tratta di iniziative che vanno ad aiutare donne in mobilità o in cassa integrazione, collaboratrici a progetto, lavoratrici autonome il cui volume d’affari nel 2008 non ha superato i 30mila euro e che nel primo semestre 2009 ha subito un calo di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La seconda iniziativa invece vuole accrescere la possibilità di formazione, qualificazione e riqualificazione delle donne, che vivono un disagio lavorativo a seguito della crisi. Infine sono previsti contributi per sostenere professioniste e professionisti per trovare la strada di conciliare le esigenze lavorative con quelle della famiglia. I beneficiari di questa azione devono essere residenti in Friuli Venezia Giulia, esercitare l’attività professionale in forma individuale, devono svolgere la loro attività con studio o sede operativa stabile nella nostra regione e svolgere esclusivamente l’attività professionale sia essa legata a un ordine professionale o meno, non devono essere lavoratori dipendenti e non devono aver superato i 45 anni di età al momento della presentazione della domanda. Concretamente per le professioniste o i professionisti si prospetta, tra l’altro, la possibilità di usufruire di una tata familiare qualificata e di accedere ai servizi educativi e ricreativi extrascolastici e/o estivi. Queste iniziative, già avviate nella prima fase, dovrebbero trovare la loro concretizzazione a partire dal prossimo anno.


Le parole chiave per superare le difficoltà lavorative sono allora in sostanza due: formazione e informazione. Se la prima è incentrata sulla necessità di essere preparati ad affrontare quanto il mercato richiede, la seconda diviene fondamentale per non perdere occasioni importanti. In particolare per essere consapevoli della dote che ognuno di noi porta con sé all’azienda. “Oltre a consultare il sito Internet dell’Agenzia regionale del lavoro – conclude l’assessore Rosolen – è utile sfruttare un altro importante strumento per orientarsi, ovvero i Centri per l’impiego”.

Tiziana Benedetti

 


In collaborazione con Help!

 


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