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Un'ambulanza per Tremonti (e per chi gli crede)

 |  Redazione Sconfini
rapporto_deficit-pilE così la "manovrina" che doveva permetterci di tenere dritta la barra dei conti pubblici si è trasformata nella fine dello stato sociale italiano.

E' la dichiarazione semi-ufficiale di default sulla quale però nessuno vuole prendersi alcuna responsabilità di firma: Berlusconi ammutolito dai 560milioni di euro che deve a De Benedetti non parla e si sta forse consolando con qualche mignotta, Bossi neanche minimamente si sogna di dare spiegazioni al suo celtico elettorato, ma almeno si spiega a gesti (solitamente un dito medio) e così il cerino in mano è rimasto a Tremonti.

Il poverino si sta barcamenando senza una meta tra il piazzare qualche decina di miliardi di debito sui mercati internazionali, una manovra che neanche in Argentina si sognarono di fare prima della bancarotta e una credibilità a picco (ormai prende ordini da chiunque gli passi davanti: da Draghi agli avvocati parlamentari, dal Pd ai suoi consiglieri indagati per ogni tipo di reato alla cosa pubblica). Meglio del pupazzo di un ventriloquo.

Ad un certo punto, però, tra una poco consolatoria metafora sul Titanic che affonda e un richiamo ai doveri imposti dall'UE, il ministro dell'Economia se ne esce con una battuta (che però qualcuno ha incredibilmente preso sul serio) fantasmagorica: "il debito pubblico, un mostro che viene dal passato, divorerebbe il nostro futuro e il futuro dei nostri figli".

Mancava il riferimento ai comunisti (che in Italia non hanno mai governato) e pareva di sentir parlare il premier in uno dei suoi monologhi alla Bin Laden.

Nessuno che abbia domandato a Tremonti: "scusi ministro, ma quanto indietro nel tempo bisogna andare prima di trovare un colpevole?". Per scoprire i colpevoli basta guardare il grafico presente su wikipedia.

Eh sì, perché pochi lo sanno (!?), ma Tremonti non è Ministro delle Finanze solo dal 2008 a oggi. Proprio per niente. In questo periodo ha solo completato un'opera, portando il rapporto deficit/Pil dal 103% (ereditato da Padoa Schioppa) al 120% di oggi, iniziata molto prima.

Tremonti è stato Ministro delle Finanze un anno dal 2005 al 2006 (governo Berlusconi II) e in precedenza dal 2001 al 2004 (sempre nel governo Berlusconi II).

E solo così siamo già a 8 anni da Ministro dell'Economia negli ultimi 11 anni.

Ma non è finita: un altro annetto scarso nel 1994/95 da Ministro delle Finanze gli è stato concesso anche dal primo Governo Berlusconi. E siamo a 9 anni da Ministro dell'Economia.

Quanto a cariche ministeriali ci possiamo fermare qui, ma c'è ancora un lungo periodo nel quale l'influenza di Tremonti non può essere nascosta come in molti sperano di fare. E' il periodo 1979-1990. Il periodo del dominio di Bottino Craxi sulla scena politica italiana. E qual'era (oltre a Brunetta e Sacconi, sì proprio quelli) il consigliere economico più importante per Craxi? GIULIO TREMONTI!!! Non un omonimo di quello che ci sta facendo affondare oggi. Proprio lui. Guarda caso il debito italiano, che fino al 1979 era al 58%, in quegli anni schizzò alle stelle giungendo a toccare nel 1991 il 100%.

Negli ultimi 32 anni, Tremonti è stato per 9 anni Ministro dell'Economia e per 11 anni consigliere di Craxi. Nessun'altro può aver influenzato il debito pubblico italiano come lui.

Adesso Tremonti risponda: quanto cazzo indietro bisogna andare per trovare i colpevoli di questo "mostro" che lui chiama debito? E di chi è la colpa?

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