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Lo scandalo dei caccia F-35. Come risparmiare 15 miliardi di euro senza pagare penali

 |  Redazione Sconfini

Il professorone Monti si lamenta perchè "ci sono pochi soldi"? Bene, arriva da una serie di inchieste e approfondimenti tecnici una strada che consentirebbe di risparmiare 15miliardi (dicesi € 15.000.000.000) in meno di 3 mesi.

 

Una lunga serie di "grandi statisti", del calibro appena inferiore a quello del commissario Basettoni, si sono occupati nel corso degli ultimi anni del progetto di ideazione, progettazione e realizzazione industriale dei caccia F-35. Aeroplani da guerra che tanto fanno attizzare i numerosi guerrafondai sparsi nel pianeta e desiderosi di giocare ai soldatini umani.

Molti paesi hanno aderito fin dal 2002 al progetto (firmato all'epoca dall'ammiraglio Di Paola, che guarda che coincidenza oggi è ministro della Difesa). Nel tempo però il progetto si è rivelato un buco nell'acqua: problemi tecnici, costi più elevati del previsto, prodotto che non garantiva la qualità desiderata originariamente e così via. L'Italia si è impegnata a comprare nientemeno che 131 di questi portentosi bidoni volanti per la modica cifra di 15 MILIARDI di euro!

Molti paesi più seri del nostro come Canada, Australia, Norvegia e addirittura Turchia si sono già defilati. Addirittura gli USA parlano di tragedia e scandalo in caso di prosecuzione del finanziamento. Ma perché l'Italia non esce dal progetto? Secondo Di Paola perché le penali da pagare sarebbero superiori ai costi per completare il progetto e le multe che fioccherebbero costerebbero alle tasche dei cittadini, che come ben sappiamo non vedono l'ora di comprare i giocattolini per fare la guerra a tronfi ometti in divisa con le patacche sul petto, più che l'acquisto di questi "indispensabili" caccia.

Peccato che sia una probabile balla. Dall'analisi del "Memorandum of Understanding" firmato nel 2007 dal governo Prodi emerge che gli Stati partecipanti possono ritirarsi dall'accordo con un preavviso scritto di 90 giorni da notificare agli altri Stati. Niente multe, solo l'obbligo di continuare a finanziare il progetto per altri tre mesi scarsi. Niente costi di chiusura della linea produttiva dei velivoli. I pagamenti dovrebbero iniziare nel 2013 e finire nel 2023, con l'acquisto degli ultimi F-35: 1,5 miliardi di euro l'anno per 10 anni (ma il Pentagono stima che la cifra si destinata ad aumentare di molto): una bella boccata d'ossigeno per le casse dello Stato se si riuscisse ad evitarli.

Allora Monti, che cavolo stiamo aspettando ad uscire da questo progetto criminale dal punto di vista costituzionale (i caccia sono strumenti di guerra offensiva) e dal punto di vista finanziario?

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Fonte immagine: peacelink.it

 


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