Sì ad anticoncezionali nelle scuole
Il quadro emerge da un sondaggio che ha interessato 616 camici bianchi di tutta Italia, promosso dal programma “Scegli tu” con SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale).
“Risultati che fanno riflettere – chiarisce la prof.ssa Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di Ginecologia e Sessuologia medica del San Raffaele di Milano – ed evidenziano la “vulnerabilità contraccettiva” delle italiane. Alla luce di questo scenario appare quindi necessario cambiare orientamento: se i giovani non vanno al consultorio familiare, è opportuno che il medico vada nelle scuole a parlare in modo corretto di sessualità e metodi contraccettivi sicuri, in particolare per le fasce sociali più esposte; anche con lo psicoterapeuta”.
“Servono soluzioni concrete: per esempio – spiega il prof. Emilio Arisi, consigliere nazionale della SIGO – chiederemo al Ministero della Pubblica Istruzione che venga previsto all’interno degli istituti un punto di riferimento stabile per l’educazione sessuale”. “Nel nostro Paese forse è eccessivo parlare di allarme – continua – ma sono in aumento anche da noi le gravidanze fra le più giovani. Al di là della numerosità statistica, sono casi drammatici per la gravità e le pesanti ripercussioni sulla psiche e le condizioni sociali della ragazza e della sua famiglia. È dimostrato inoltre che le adolescenti cadono più facilmente vittime di aborti clandestini. Una gravidanza a questa età presenta importanti ripercussioni mediche e sociali, sia che si decida di interromperla che di portarla a termine. E le ragazze italiane non sono abbastanza informate”.
L’ignoranza resta quindi il “nemico” numero uno da combattere. Compito di specialisti, insegnanti e medici di famiglia è perciò quello di educare ed informare.
tratto da www.farmaciadigretta.it