Skip to main content

Diabete tipo 2: il caffè fa bene o no?

 |  Redazione Sconfini

I pazienti affetti da diabete di tipo 2 dovrebbero evitare di consumare molti caffè. Secondo un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori della Duke University Medical School di Durham e pubblicato sull’ultimo numero della rivista Diabetes Care, il consumo quotidiano di caffeina innalzerebbe il livello di glucosio nei soggetti colpiti da diabete di tipo 2. L’aumento si verificherebbe maggiormente dopo i pasti: 9% dopo colazione, 15% dopo pranzo e 19% dopo cena.

 

“La ragione dell’aumento della glicemia – ha precisato James Lane, autore dello studio – non è chiarissima; sono, però, state formulate alcune ipotesi. In particolare potrebbe accadere che la caffeina interferisca negativamente con il trasporto del glucosio dal sangue fino ai muscoli o alle altre cellule del corpo dove viene consumato. Oppure la caffeina potrebbe stimolare il rilascio di adrenalina, un ormone che aumenta la concentrazione di glucosio in circolo”.

 

Questo studio sembra quindi mettere da subito in discussione il precedente condotto da Frank Hu, professore associato presso la Harvard School of Public Health, sui benefici del caffè come alimento protettivo nei confronti del diabete di tipo 2. Da ricordare, però, che il precedente studio era stato condotto su soggetti non affetti da diabete.

 

tratto da www.farmaciadigretta.it 

 

 

In collaborazione con Help!

 

 


Altri contenuti in Farmacia

Calze terapeutiche, in Italia mancano norme specifiche

Alcuni esperti lanciano l’allarme. Calze terapeutiche confortevoli e anche esteticamente valide, per essere realmente efficaci, devono rispettare standard definiti dalle certificazioni e dalle norm...

Mangiare ciliegie riduce il colesterolo

Anche le ciliegie aiutano a ridurre il livello di colesterolo nel sangue. La notizia è stata recentemente comunicata dalla Coldiretti, che ha appunto riferito i risultati di una ricerca portata ava...

Sostanza antidiabetica dalla pelle di rana

Il diabete di tipo 2 potrebbe essere curato grazie alle secrezioni cutanee di una rana sudamericana, la Pseudis paradoxa. A dimostrarlo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università dell’Ulst...

Antiacidi aumentano i rischi di frattura dell’anca

I medici dell’Associazione Italiana Gastroenterologi e Endoscopisti digestivi Ospedalieri (AIGO) hanno pubblicato uno studio dove rendono noto i rischi connessi all’uso di certi farmaci antiacidi n...

Osteoporosi, potrebbe curarla una sola iniezione all’anno

Alcuni studiosi dell’Università della California a San Francisco hanno evidenziato che la somministrazione una volta all’anno per via endovenosa di acido zoledronico potrebbe  bloccare l’avanzare d...