Skip to main content

Sostanza antidiabetica dalla pelle di rana

 |  Redazione Sconfini

Il diabete di tipo 2 potrebbe essere curato grazie alle secrezioni cutanee di una rana sudamericana, la Pseudis paradoxa. A dimostrarlo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università dell’Ulster e degli Emirati Arabi Uniti. Una sostanza ricavata dalla pelle di questa rana (la pseudina 2), infatti, stimolerebbe la produzione di insulina; la versione sintetica di questa sostanza potrebbe essere usata per produrre nuovi farmaci.

 

La Pseudis paradoxa non è il primo animale insolito a fornire una speranza di lotta contro il diabete. Un recente farmaco, l’exenatide, è stato sviluppato partendo da un ormone ritrovato nella saliva del “Mostro di Gila” (Heloderma suspectum), una grossa lucertola velenosa residente nel Sudovest degli Usa e nel Nord del Mexico.

 

tratto da www.farmaciadigretta.it 

 

 In collaborazione con Help!

 

 


Altri contenuti in Farmacia

Nuovo farmaco per l’artrite reumatoide

Il Rituximab è un nuovo farmaco che riesce ad addormentare per lunghi periodi l’infiammazione associata all’artrite reumatoide. Sulla rivista ufficiale dell’American College of Rheumatology, Arthri...

Cheratocono: un collirio eviterà il trapianto

Fino ad oggi l’unico trattamento possibile per la cura del cheratocono, che colpisce in Italia circa una persona su 500, è il trapianto di cornea. È stato visto però che un collirio sarebbe capace ...

Contro l’Alzheimer arriva un vaccino dal Giappone

In Giappone ricercatori dell’Università di Nagoya e dall’Istituto nazionale di geriatria della vicina città di Obu avrebbero messo a punto un nuovo vaccino contro il morbo di Alzheimer. A darne l’a...

Il cioccolato fondente abbassa la pressione arteriosa

Il cacao aiuta ad abbassare la pressione: a confermarlo una ricerca condotta presso l’Università di Cologne, in Germania, che ha dimostrato come mangiare sei grammi di cioccolato fondente (una dose...

Italiani poco attenti alla salute dei propri occhi

Sono ancora tanti gli italiani che oggi non conoscono i pericoli per gli occhi provenienti dai raggi UV. È quanto emerso da un sondaggio fatto dalla Soi, la Società Oftalmologica Italiana, secondo ...