Classifica sulla corruzione: l'Italia precipita al 63° posto
La lotta alla corruzione in Italia deve far sorridere in molti all'estero, ma in fondo non è una grande novità per i (pochi) italiani informati sui debordanti malcostumi italiani. Transparency International, l'organizzazione non governativa che studia l'indice di corruzione nei vari paesi del mondo, ha pubblicato oggi sul suo sito web la classifica aggiornata relativa alla corruzione percepita. Ebbene, l'Italia su 180 paesi, dopo il poco edificante 55° posto dello scorso anno, è scesa ancora di 8 posizioni piazzandosi 63°.
Clamorosi i sorpassi di diversi paesi europei che ancora guardiamo con la puzza sotto il naso come la Turchia, l'Ungheria, la Lettonia, la Slovacchia e la Polonia. Ma ancor più gravi sono i sorpassi di paesi additati da sempre come il crocevia di ogni malefatte, come la Cuba comunista o i paesi africani come la Namibia, il Sud Africa o Mauritius.
Consoliamoci per aver tenuto ancora a distanza (seppur di poco) la Grecia e la Romania. Finché questi due paesi saranno più corrotti di noi non saremo il fanalino di coda dell'Unione Europea.
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