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Politica trotesca

 |  Redazione Sconfini

renzobossiI commentatori politici con il gusto per la clownerie hanno trovato un nuove filone d'oro: il già mitico Renzo Bossi, ovvero la Trota. Dopo aver fatto incetta di preferenze a Brescia ed esser divenuto consigliere regionale in Lombardia, di tanto in tanto, finirà inevitabilmente sotto i riflettori e allora sarà una pacchia. Come quanto Berlusconi è in "viaggio istituzionale" all'estero.

La figuradimerdoteca della Trota era già ricca prima di prendere al maturità (dopo diversi tentativi a vuoto, ovviamente), ma ora è destinata ad esplodere.

1. Tre volte bocciato all'esame di maturità (la colpa fu attribuita dall'amorevole padre ai professori terroni).

2. La foto "ufficiale" con la quale viene per la maggior parte delle volte sbeffeggiato sul web è quella qui sopra che proponiamo anche noi. Una maglietta elegante e raffinata, che ben spiega, il livello del politico-trota abbraccia il torace del delfino leghista (visto che siamo in tema ittico).

3. In pieno periodo di bisogno (mediatico) di sicurezza in salsa leghista, il Nostro con un amico avvezzo all'informatica aveva creato un giochino che prontamente aveva fatto il giro del web e ha spopolato su Facebook: "Affonda il clandestino". La regola principale era semplice: affondare i barconi di immigrati prima che raggiungessero le coste italiane.

4. Memorabile la sua profonda massima da vecchio saggio del nord: "Nella vita bisogna provare tutto tranne i culattoni e la droga". (Ha detto davvvero culattoni! Non è uno scherzo).

5. Ieri, nella prima intervista da consigliere, ha aggiunto una nuova perla: ai Mondiali non tiferò Italia (...) non sono mai stato al Sud. Un giovane dalle ampie vedute, specchio perfetto del leghismo delle valli del nord.

Forse il senatùr farebbe bene a spiegare che l'italiano lo puoi plagiare, ridicolizzare, rubargli sotto gli occhi, corrompere a tutto spiano, raccomandare a volontà, pisciargli in testa ma non puoi toccare il calcio.

La migliore risposta alla sortita trotesca è stata di Gigi Riva: "Se non sta bene in Italia che se ne vada". Eh già, ma lui pensa di vivere in Padania (con i soldi dell'Italia). Teniamolo d'occhio perché ci sarà da ridere ancora per molto tempo.

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