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Lo statista di nome Trota

 |  Redazione Sconfini

Troppo male si parla di Renzo Bossi alias il Trota. Non ci siamo. La Storia, quella con la "S" maiuscola, prima o poi riconoscerà i suoi meriti di fine statista. E anche quelli di suo padre, sua madre e dei suoi fratelli.

Il Trota sarebbe stato eletto in Regione grazie ad una serie di macchinazioni e attività di spionaggio? Il Trota oltre alla paga da consigliere regionale gentile omaggio dei contribuenti lombardi che lo hanno eletto (12mila euro circa) aveva una paghetta saldata anche dai "terun" di altri 5mila euro al mese solo per gli extra? Al Trota sono stati pagati il diploma, un paio di lauree e altri costosissimi corsi in lingue straniere di cui ingorava anche l'esistenza? Al fratello del Trota pagavano, sempre con soldi nostri, le multe, l'auto da corsa a noleggio, i danni della carrozzeria e addirittura gli alimenti alla ex moglie? All'altro fratello hanno pagato la rinoplastica? A Umberto i lavori di ristrutturazione della villa? Belsito era vicepresidente di FINCANTIERIIII????

A tutte queste domande risponderà la magistratura, ma ammettiamo che trovino effettivamente riscontri giudiziari.

Vi rendete conto, o voi padani, del grandissimo danno che avete fatto alla Padania togliendo di mezzo la famiglia Bossi e il cerchio magico?

La fine strategia dello statista padano meglio conosciuto come Trota appare ormai chiara. I soldi che prendeva lui e che prendevano gli altri suoi familiari e amici non erano fine a se stessi. Facevano parte del grande progetto di liberazione della Padania. Milioni e milioni di euro sono stati drenati dalla collettività italiana per finire nelle tasche di veri padani, degli inventori dell'indipendentismo del Nord, dei custodi del codice etico settentrionale, unici baluardi contro gli invasori terroni ed extracomunitari che appestano le nostre città.

Tutti quei soldi il cerchio magico non li teneva per sé. Li usava per far girare l'economia padana, arricchendo carrozzieri, muratori, chirurghi plastici, autonoleggiatori, discoteche, forse anche qualche mignotta e certamente qualche 'ndranghetista padano di seconda generazione, ripulito dal sangue terrone dei suoi avi. Sottraendo liquidi all'Italia si arricchiva la Padania, arricchendo la Padania, si arricchivano i padani che così diventavano più forti, più puri, più liberi e sempre più convinti di poter conquistare l'indipendenza del Nord.

Il progetto però non è stato capito e ci si è fermati dopo solo 20 anni di magna magna. Non capite, voi padani, il grande contributo che hanno dato i Bossi alla morte dell'Italia. Mai come ora il Paese è stato vicino a spezzarsi, a liquefarsi. Perché non siete in grado di riconoscere il loro contributo?

Ora invece viene rimesso tutto in discussione. Tornano di moda parole come solidarietà, unità, condivisione, stato sociale. Come sarà possibile completare l'altissimo ideale padano adesso che avete tagliato la testa alla Lega Nord? Chi guiderà la Padania alla libertà?

Povero Renzo, anche lui sarà costretto ad attendere una postuma riabilitazione storica da parte dei nostalgici leghisti che popoleranno in un futuro prossimo quelle terre che non ti hanno capito, nobile statista padano.

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