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Interessi passivi sui mutui congelati. Nuova tegola per i terremotati

 |  Redazione Sconfini

SilvioBerlusconiSulla speculazione mediatica di cui il Governo si è reso protagonista pochi giorni or sono con la consegna delle casette in legno alle famiglie di Onna, non volute né costruite dall'esecutivo Berlusconi che però in fretta e furia si è preso i meriti abbiamo già parlato a tempo debito, contribuendo a smascherare l'ennesima bugia somministrata a reti unificate. Ma le bugie, che come ben si sa hanno le gambe corte, e quelle che il Governo ha spiattellato in faccia agli italiani sui provvedimenti "pro-terremotati" stanno venendo una a una a galla. Una delle più meschine sarà servita, come racconta Monica Raucci di Antefatto.it, nel cenone natalizio che i terremotati avranno la fortuna di apparecchiare a dicembre.

Il regalo avvelenato sarà recapitato ai terremotati dalle banche! Con il Decreto Legge dell'aprile scorso, convertito in legge il 24 giugno, è stato ai quattro venti sbandierato un grande successo di Berlusconi: sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti agli aquilani fino a dicembre 2009!

Bene, fantastico. Una mossa doverosa ma intelligente, specie per chi la casa non ce l'ha più e magari ha perso pure il lavoro. E invece, a dimostrazione di un'incredibile superficialità e incompetenza o, peggio ancora, di una subdola manovra a favore delle banche, il conto sta per essere servito. Con gli interessi.

Eh sì, proprio con gli interessi. Gli aquilani erano certi che il congelamento della rateizzazione non avesse "costi nascosti", ovvero interessi da pagare sugli interessi (come tutti gli italiani che aveva appreso della notizia) e invece no.

La Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila (la principale banca della città) esige gli interessi sui mesi sospesi. "Gli interessi andranno pagati  – ha confermato all’Ansa il direttore della filiale di Ovindoli, Agostino Alonzi – in quanto il decreto non prevede il titolo gratuito”. Ma che "strana" dimenticanza per un Governo così attento ai terremotati.

Che questa "dimenticanza" serva a tenere alti gli obiettivi di raccolta di finanziamenti delle banche che altrimenti non avrebbero raccolto più mutui, né finanziamenti di credito al consumo?

Il debito verso le banche di tutti gli aquilani terremotati è cresciuto in questi mesi. Un esempio: un ristoratore di Ovindoli, Davide Pompili, con un capitale residuo di 85 mila euro, a gennaio dovrà versare circa 2.400 euro solo di interessi.
Con l’aggiunta di un piccolo particolare: che nessuno glielo aveva detto prima. Ovvio che, sapendolo prima, in molti non avrebbero accettato il congelamento delle rate e avrebbero continuato a pagare le rate anche in questi mesi senza interessi aggiuntivi. Un business clamoroso per le banche, che così hanno previsto una serie di "soluzioni" ovviamente tutte a loro vantaggio:

1. Il mantenimento della sospensione, ma pagando gli interessi: “Durante l’intero periodo di sospensione matureranno interessi semplici nella misura contrattualmente prevista, che saranno comunicati al termine del periodo medesimo”.

2.Rinuncia alla sospensione mantenendo inalterato l’originario piano di ammortamento del prestito” (peccato che gli aquilani, appunto, lo sappiano solo oggi).

3. “Pagamento in un’unica soluzione delle rate sospese senza alcun onere aggiuntivo per interessi e/o mora entro il 15 gennaio 2010” . In poche parole gli aquilani per non pagare gli interessi dovrebbero versare 9 rate tutte insieme. Piuttosto improbabile, per migliaia di persone senza lavoro e casa.

4. “Il ricorso ad un particolare finanziamento agevolato (tasso fisso 3% - durata max 72mesi) dedicato all’ “emergenza terremoto” per il pagamento entro il 15 gennaio 2010 delle rate sospese”. Un finanziamento sul finanziamento.

Per il capo del servizio credito della Carispaq, Enrico Coppa “La legge non dà indicazioni in merito e L’Abi ci ha lasciato liberi di agire”. E non dimentica di aggiungere: “Siamo terremotati anche noi”.

Urge in fretta una sospensione immediata su questi interessi passivi, anche perché i conti di molti aquilani dopo il terremoto sono andati in rosso. E gli interessi sullo scoperto hanno gonfiato le solite tasche dei banchieri. Arrivera?

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Foto tratta da wikimedia commons


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