Skip to main content

2009: Regione FVG, il Rendiconto sociale dell’attività consiliare

 |  Redazione Sconfini
Tutto quello che volevate sapere sul Consiglio regionale ma non avete mai osato chiedere. Così potremmo definire la pubblicazione del Rendiconto sociale del 2009 dell’organo istituzionale del Friuli Venezia Giulia. Per esempio: il più assente alle sedute consiliari? Il presidente Renzo Tondo. Ma, si badi bene, non si tratta di inadempienza, bensì di un’assenza giustificata per impegni di mandato.

Chi invece non manca mai è il presidente Edouard Ballaman. Beh, ovvio deve presiedere. Ma la sua assiduità è stata ispiratrice per molti. Sono ben 31, su 60, i consiglieri regionali che non hanno mai marcato visita e hanno trascorso 280 ore in aula, a tanto infatti ammonta la durata complessiva delle sedute nell’emiciclo di piazza Oberdan a Trieste. Il tutto distribuito in 74 sedute. Insomma una media di 3 ore e tre quarti utili a esprimere il proprio voto 1.468 volte. Votazioni utili ad approvare 26 leggi regionali.


Ma accantonando per il momento i numeri, ciò che rende interessante la pubblicazione è il suo scopo. Ovvero quello di essere strumento utile ad avvicinare le persone ai complessi meccanismi che regolano l’attività politica. “Quotidianamente i media ci bombardano con l’informazione politica, con dichiarazioni e controdichiarazioni, commenti, approfondimenti”, ha affermato il presidente Ballaman aprendo una giornata di studio dedicata, tra l’altro, al tema della trasparenza nella pubblica amministrazione. “Tutto questo – ha proseguito – dovrebbe servire a orientare il cittadino. Spesso invece succede il contrario e il bailamme della politica porta al disorientamento, all’allontanamento, alla disaffezione dell’esercizio democratico del voto”.


Di fatto il nostro interesse va scemando quando abbiamo la sensazione di non avere il dominio sulla materia. Per fare un esempio, se non siamo predisposti alla matematica, sarà difficile approfondire ed appassionarsi ai teoremi numerici. Ci limiteremo ad ammettere “di radici quadrate e cubiche non capisco nulla: meglio che di queste se ne occupino altri”. E con la politica può succedere la stessa cosa.


Ma la questione diventa molto seria, perché il non comprendere e il conseguente disinteresse verso la cosa pubblica espone il cittadino da un lato al rischio di venir strumentalizzato e manipolato, dall’altro al non esercizio del proprio senso critico. Tornando altall’esempio matematico-scolastico: se non provo nemmeno a risolvere l’equazione, non mi accorgerò mai che, come ahinoi spesso succede, il risultato stampato sul libro di testo è errato. E questo è valido per il latino, testo con traduzione a fronte, per la storia (quante interpretazioni faziose), e via dicendo. Ecco allora che il Rendiconto sociale del 2009 diviene pretesto per riflettere sull’importanza del conoscere in che cosa consiste il lavoro che i politici, da noi votati e da noi stipendiati, pardon indennizzati, compiono.


Emendamenti, petizioni, mozioni, interrogazioni: vocaboli che suonano e risuonano nei tg e nei gr e non mancano sulla carta stampata. Erroneamente si dà per scontato che il telespettatore, l’ascoltatore e il lettore ne conoscano il significato. Ma spesso così non è. Ecco allora una breve spiegazione tra le pagine della pubblicazione che insieme stiamo sfogliando.


A proposito di petizioni. Ogni cittadino italiano o residente in Friuli Venezia Giulia può inviare una richiesta di provvedimenti legislativi o amministrativi nelle materie di interesse della Regione e concernenti comuni necessità. Un diritto, quello della petizione, garantito dall’art. 50 della Costituzione. Ebbene, quanto è stato esercitato questo diritto nel 2009? Soltanto sei volte e non pare che abbia suscitato grande interesse visto che nessuna di queste petizioni ha stimolato una discussione in aula.


Ma proseguiamo. Che differenza c’è tra un Disegno di legge e una Proposta di legge? Il primo è presentato dalla Giunta regionale, mentre la seconda può essere fatta anche da un consigliere. Curioso notare che se, per sintetizzare, come costume in materia giuridica, si usano gli acronimi, ovvero le lettere iniziali delle parole, per il Ddl non ci sono problemi, qualcuno invece può sorgere per il Pdl, acronimo tanto della Proposta di legge quanto del Popolo della libertà. Ma il contesto senz’altro ci verrà in soccorso.


Torniamo ancora sui numeri. Le 26 leggi regionali del 2009 sono state approvate in media in 3,19 giorni (tempo intercorso tra l’inizio della discussione in aula e l’approvazione). Ma sono ben 11 quelle che hanno ottenuto il via libera nella stessa giornata in cui si è dato il via alla discussione. Il dibattito più lungo è stato quello relativo alla Legge 20 del 20 novembre 2009, avente per oggetto le norme di tutela e promozione delle minoranze in lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia, che ha tenuto i consiglieri a discuterne per ben 21 giorni. Ma l’iter che conduce all’approvazione di una legge regionale inizia con la presentazione in aula della legge. Ebbene tra la presentazione e l’inizio della discussione sono passati soltanto due giorni per la L.R. n. 12 del 12 marzo 2009 (Disposizioni urgenti in materia di personale, di conferimento di funzioni agli enti locali e di imposta regionale sulle attività produttive), mentre ce ne sono voluti ben 434 prima di iniziare a parlare in aula sulla modifica di un articolo in materia di quorum relativi ai referendum consultivi in caso di fusione di Comuni.


A proposito delle discussioni che si svolgono nell’emiciclo di piazza Oberdan: esse vengono registrate dalla cabina di regia in formato Mp3 e i relativi file audio digitale vengono inviati a una ditta specializzata che ne cura la trascrizione. A questa prima bozza seguono una serie di verifiche e di revisioni che conducono infinalte al resoconto integrale che viene pubblicato sul sito web del Consiglio regionale.


Nella sezione riservata alle risorse veniamo a sapere quanto guadagnano i consiglieri regionali e a quali rimborsi hanno diritto. Tra questi ultimi apprendiamo che è previsto per ogni membro dell’assemblea regionale un importo pari a 4mila euro per legislatura per seguire attività di aggiornamento. E con questo si intendono partecipazioni a convegni, seminari che accrescano la competenza specifica del consigliere, il quale può inoltre seguire corsi di informatica o di lingue, purché queste ultime siano proprie dell’Unione europea o della comunità Alpe Adria. Un rimborso che deve essere preventivamente autorizzato dall’Ufficio di presidenza. Insomma sembra proprio che i consiglieri siano stimolati a frequentare le aule, tanto quelle dell’assemblea quanto quelle scolastiche. Unica differenza nella prima danno il voto, nella seconda lo ricevono.


Nella sezione dedicata al cittadino si parla tra l’altro di comunicazione. Lo sapevate che il Consiglio regionale è sbarcato su YouTube? Questo spazio, ben noto agli internauti, trasmette infatti “Consigliando Fvg” un programma, con cadenza bisettimanale, in onda, secondo canoni più tradizionali, anche sulle principali reti tv regionali. Un’iniziativa, questa, che chiaramente strizza l’occhio ai giovani che sono i più assidui frequentatori della rete delle reti.


E ancora. Una sala multimediale a disposizione di quanti promuovano iniziative di chiaro interesse regionale. Stiamo parlando dello spazio intitolato a Tiziano Tessitori (politico friulano). In piazza Oberdan 5 possono trovare posto 70 persone in uno spazio adeguatamente attrezzato per le videoconferenze e dotato di cabine per la traduzione simultanea. Pur utilizzata prevalentemente per attività istituzionale, questa sala è concessa a titolo gratuito anche a enti locali, università della regione, istituti di studio e di ricerca.


Tutto questo e molto altro ancora… e concediamoci pure una nota d’orgoglio campanilistico: il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione in Italia, cinque anni fa, a dare il via alla realizzazione del Rendiconto sociale dell’attività consiliare. E adesso non ci resta che leggere.

 

Tiziana Benedetti

 


Il volume “Consiglio regionale. Attività, eventi, informazioni - Rendiconto sociale 2009”, che è stato stampato in 2mila copie e che è in distribuzione gratuita, può essere richiesto alla Biblioteca del Consiglio regionale Livio Paladin (tel. 040.377.3101/3312, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). La pubblicazione è anche disponibile in formato pdf sul sito www.consiglio.regione.fvg.it nella sezione Pubblicazioni.

In collaborazione con Help!

 


Altri contenuti in Friuli Venezia Giulia

Interventi anticrisi per l’occupazione: informazione e formazione i capisaldi

La crisi economica mondiale ha lasciato un segno anche nella nostra regione. Per dirla con i numeri nel primo semestre del 2009 gli occupati in Friuli Venezia Giulia sono diminuiti di 13mila unità....

Tondo e il rigassificatore di Trieste: perché la Serracchiani fa finta di non sapere?

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha rilasciato la seguente dichiarazione in relazione all'iter autorizzativo riguardante il rigassificatore di Trieste. "Mi chiedo dove ...

L.R. 19/2009 (prima parte): il Codice regionale dell'Edilizia

Il 2010 ha portato con sé una grande ventata di novità in materia di edilizia per il Friuli Venezia Giulia, in particolare per quanto concerne ampliamenti e ristrutturazioni di fabbricati ed edific...

Il governo italiano penalizza Trieste

Arrivato a Trieste nel lontano 1951 ammalato di patriottismo, lo sono ancora, ma, come molti triestini, penso che l’ex presidente della Repubblica Cossiga, in una recente intervista, abbia avuto ra...

Trieste e la raccolta differenziata obbligatoria dei rifiuti

Una questione che sta prendendo sempre più le sembianze di un rebus che, al momento, sembra non aver trovato ancora una soluzione definitiva. Ma facciamo un passo indietro per capire come la faccen...