Nuovo successo per Minzolini. Condanna da 30mila euro per diffamazione
Continua a mietere successi uno dietro l'altro, il "direttorissimo" del Tg1 Minzolini. Il fautore del più incredibile crollo di ascolti per il telegiornale n.1 del Paese a suon di editoriali alla Totò con tanto di lingua felpata e improbabili servizi(etti) di gossip e curiosità dal mondo pur di non dare le vere notizie, si ritrova sul groppone anche un "successo" (di quelli dei suoi) giudiziario. Era il 2007. Il Minzo lavorava per la stampa, ma il cuore era già da allora conquistato dal suo Silvio. Erano i tempi in cui Berlusconi tentava la "spallata" al governo Prodi. Intervenuto a Omnibus su La7, Minzolini si scagliò contro Pietro Fuda (parlamentare del Pd) reo secondo la fine (e obiettiva) penna di essersi fatto comprare da Prodi.
Ecco la sua dichiarazione testuale: "Ti posso dire io quali sono gli interessi di Fuda. Te li dico io. Vediamo a che punto è arrivato il tipo di mercato che c’è al Senato. Fuda ha avuto, nell’attuale Finanziaria, otto milioni di euro per la semaforizzazione e pedonalizzazione di un tratto di strada nel suo paese natale, Scilla. Se si va a fare i conti di questi soldi che sono stati spesi là, c’è un semaforo ogni venti metri, per cui se uno va lì ci mette un’ora per fare quei sette chilometri se tutti i semafori fossero operanti"
Parole grosse, che sembrano inchiodare Fuda ad una verità non contestabile. E invece Fuda incarica un legale di procedere per diffamazione nei suoi confronti contro Minzolini. 3 anni dopo la sentenza chiarisce la verità.
Fuda non è nato a Scilla ma a Siderno, ma soprattutto, di questi 8 milioni di euro e ancor di più dei semafori paventati dal Minzo non esiste nessun riscontro con la realtà.
Risultato? 30mila euro di danni, pagamento di tutte le spese processuali e interessi.
Bei tempi quelli in cui Minzolini era un manettaro giustizialista. Ora che si è scoperto che è Berlusconi che promette fiumi di denaro a qualche peones però, silenzio. E' la minchioinformazione.
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