Freedom House: Italia declassata a paese parzialmente libero
Ancora un declassamento per l'Italia. Stavolta giunge da Freedom House, che annualmente redige, tra gli altri, un documento in cui vengono classificate le nazioni di tutto il mondo sulla base della libertà di stampa di cui godono i giornalisti nei rispettivi paesi.
Praticamente l'unico Paese Occidentale a non potersi fregiare del colore verde (ovvero Paese libero) è proprio l'Italia (declassata a "Parzialmente libero"). Per intenderci, il nostro Paese è l'unico dell'Europa Occidentale ad essere parzialemente libero, al pari con Romania, Turchia, Bosnia, Serbia, Ucraina, Croazia ed altri Stati "campioni" di libertà di informazione. Inutile ricordare il motivo principale di questa debacle: i conflitti d'interesse di Silvio Berlusconi, premier ed editore quasi monopolista delle tv generaliste e di buona parte della carta stampata.
Ovviamente in televisione quasi nessuno, tranne il solito Marco Travaglio, ne ha parlato (altrimenti saremmo classificati come Paese libero) e la stampa ha regalato solo pochi trafiletti a questa notizia. Clicca qui per vedere la mappa ingrandita.
Nella classifica, l'Italia a pari merito con Tonga e incalzata da Hong Kong, occupa la 73° posizione, umiliantemente superata da tutta l'Unione Europea, tutto il Nord America, parte dell'Africa, tutta l'Oceania e buona parte dell'Asia. In particolare fanno sorridere i sorpassi all'Italia messi a segno da Paesi come Palau, Giamaica, St Vincent & Grenada, Lithuania, Barbados, Ungheria, Micronesia, Lettonia, Suriname, Slovacchia, Ghana, Mali, Kiribati, Tuvalu, Papua Nuova Guinea, Guyana, Samoa, Cile, Sud Africa, Namibia, Israele, Corea del Sud, Benin e tante altri...