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Scandalo vaccini contro l'H1N1. Pubblicato il contratto tra Novartis e Ministero della Salute

 |  Redazione Sconfini

Almeno di una cosa possiamo essere certi: la suina era una bufala. E chi poteva abboccare a una bufala che il web aveva smascherato molti mesi fa se non gli illuminati governanti italiani, che del web sono terrorizzati? Ma vediamo quali sono stati i numeri in ballo e le perplessità di un accordo che ha sollevato le critiche anche della Corte dei Conti.

 

Il Governo italiano, attraverso il Ministero della Sanità ha acquistato 24 milioni di fiale di vaccino contro l'H1N1. Aveva messo in campo addirittura Topo Gigio (non Veltroni, ma il Topo Gigio vero quello dello Zecchino D'Oro) per spaventare un po' la popolazione e spingerla a vaccinarsi.

Costo di queste fiale? 184 milioni di euro! "Solo" 7 euro l'una.

Fiale vendute= 840mila!

Ma sì, in fondo abbiamo solo "abbondato" con l'acquisto di fiale per un totale di 23.200.000 vaccini. Su 24 milioni, abbiamo sbagliato di poco.

In questi giorni viene pubblicato da altraeconomia.it il contratto privatamente sottoscritto tra l'amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli e dal direttore generale del ministero della Salute, Fabrizio Oleari. (Clicca qui per leggere il contratto in pdf).

Ecco i punti più caldi del contratto secondo la segnalazione della Corte dei Conti:

- La decima premessa – parte integrante del contratto – precisando che l’esito delle ricerche, la capacità di sviluppare con successo il Prodotto, i tempi di produzione, la qualità dell’inoculo virale, la capacità produttiva e il lancio del prodotto sono ancora in corso di definizione, sembra vanificare a favore della Novartis tutti i successivi vincoli contrattuali.

Insomma abbiamo firmato un contratto in bianco, senza assicurazioni.

- L’art. 3.1 (ribadito dall’art. 5.3) prevede  la possibilità del mancato  rispetto delle date di consegna del Prodotto, senza l’applicazione di alcuna penalità.

Ci consegni il vaccino due anni dopo l'epidemia? Tranquillo, ti paghiamo lo stesso!

- L’art. 4.4, riguardante eventuali difetti di Fabbricazione o Danni Fisici del prodotto, richiede l’accordo della Novartis sull’esistenza degli stessi.

Il vaccino è prodotto male? Se Novartis nega, ha ragione!

- L’art. 4.5 prevede rimborsi al Ministero per danni causati a terzi, limitatamente a causa di Difetti di Fabbricazione, mentre ai sensi dell’art. 4.6 il Ministero dovrà risarcire Novartis per danni causati a terzi in tutti gli altri casi.

Il tuo vaccino non ancora sperimentato né approvato uccide invece di guarire ma non ha difetti di fabbricazione che solo tu puoi ammettere? Tranquillo paghiamo noi!

- L’art. 9.3 prevede il pagamento alla Novartis di euro 24.080.000 (al netto di IVA) ai fini della partecipazione ai costi in caso di non ottenimento dell’autorizzazione all’immissione in commercio del Prodotto, senza alcuna specificazione in merito ai criteri di quantificazione del predetto importo.

Il tuo prodotto è inutile o pericoloso? Tranquillo, 24 milioni + Iva te li paghiamo noi!

- L’art. 10.2 considera Informazioni Riservate anche l’esistenza del contratto e le  disposizioni in esso contenute, clausola – in considerazione dell’evidenza pubblica della procedura – impossibile da rispettare.

Tranquilla Novartis, su questo accordo ci sarà segreto di stato! Ecco com'è finita.

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