Skip to main content

Alitalia? No, grazie meglio il treno

 |  Redazione Sconfini

Air France torna a far parlare di sè. Ma non per investimenti nei cieli, bensì per un progetto che rilancia il trasporto sui binari.

treni alta velocità parigi cronaca attualitàMentre in Italia dopo aver, forse momentaneamente, liquidato Air France ci si continua ad azzuffare per gli esuberi e ci si appresta a regalare la parte sana di Alitalia (la good company) a 16 imprenditori vicini al potere politico e a far ricadere sui cittadini i milioni di euro di debiti della bad company che dovranno per molti anni pagare sotto forma di proteiformi tasse, la compagnia aerea francese ha pronto un progetto di treni ad alta velocità in grado di collegare in tempi brevissimi le grandi città dell'Europa continentale.

La prima simulazione ha riguardato i quasi 500km che separano la città tedesca di Colonia al centro di Parigi. In auto ci vogliono ben più di 5 ore, in aereo meno di un'ora ovviamente, ma se si deve arrivare dall'aeroporto Charles De Gaulle agli Champs Elysées i tempi si allungano di molto. Ecco allora pronta la soluzione ideale: in 3h e 51' si arriva dal centro di Colonia (evitando quindi anche il trafficatissimo percorso di trasferimento verso l'aeroporto) al centro di Parigi. I costi sono più bassi e si possono trasportare molte più persone. L'obiettivo è quello di creare una rete di collegamenti tra le grandi città dell'Europa continentale per evitare, almeno sugli spostamenti inferiori ai 600km, la necessità di volare.

Anche la compagnia aerea tedesca, la Lufthansa, fiutato l'affare, insiste per una partnership con Deutche Bahn. La situazione è ancora mutevole, poiché in pista ci sono anche la francese SNFC e proprio la Deutsche Bahn, che potrebbero voler tenere alla larga le compagnie aeree, con l'appoggio delle ferrovie del Belgio, ma l'Europa si sta muovendo nuovamente, dopo decenni di scarso appeal, verso il trasporto ferroviario. Quest'ultimo ormai è sempre più competitivo grazie all'aumento delle linee di alta velocità, i costi più bassi e il caro petrolio, che ha colpito pesantemente le casse delle compagnie aeree.

In Italia intanto i vagoni sono infestati dalle zecche e dalle pulci, mentre la supermoribonda compagnia di bandiera, per la quale i cittadini stanno pagando un conto salatissimo agli errori di una serie di gestioni manageriali catastrofiche, sta per mandare in strada migliaia di lavoratori e nel silenzio dell'opinione pubblica si appresta a presentare un nuovo conto ai contribuenti: tra pochi mesi l'Unione Europea avvierà una procedura di infrazione per illecito aiuto di stato, che sicuramente varrà diversi milioni di euro.



Altri contenuti in Approfondimenti

Forse Di Pietro è davvero un uomo dei servizi segreti, ma la ricostruzione della stampa di regime è una barzelletta

Calmatesi un po' le acque dopo lo scandalo suscitato dalla foto pubblicata in prima pagina dal Corriere della Sera pochi giorni fa, e che ritrae Antonio Di Pietro in una mensa della Caserma dei Car...

Perché Trump sembra un wrestler, la moglie un personaggio di Dynasty, gli elettori i personaggi di Hazzard e si suonano i Queen?

Italiani prepariamoci al peggio, ma anche a una piccola e bonaria "vendetta". Sebbene i sondaggi diano Hillary Clinton (capirai a che livello sono la principale superpotenza mondiale) ancora in van...

Tanto, poco o niente sesso? Far l’amore fa bene all’amore

In una scena di un vecchio film di Woody Allen, Io e Annie, lei dice allo psicologo: “Non ne posso più, facciamo l’amore di continuo, anche tre volte alla settimana”. Lui, invece, si lamenta con lo...

Anche Galan in galera. Tutti i ministri dell'ultimo governo Berlusconi con problemi di giustizia

Sembra incredibile ma fino a pochissimi anni fa l'Italia era governata da una schiera di malfattori o presunti tali in grado di far impallidire la Chicago anni '30. Tra condanne, rinvii a giudizio,...

Problema occupazione: siamo fuori dalle secche?

Mai come in questo periodo il nostro Paese è letteralmente dilaniato da contrapposizioni feroci in ogni ambito della vita pubblica e ciò provoca nel cittadino (e quindi in ognuno di noi) disorienta...