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L'Italia è ridotta ad un film di Alvaro Vitali? La colpa è del Pd

 |  Redazione Sconfini

 

altSe l'Italia è ridotta, da un anziano corruttore ed erotomane frequentatore di prostitute, ad un film di Alvaro Vitali la colpa è di chi avrebbe potuto risparmiare al Paese questa piaga. Ovvero di quel centro sinistra che più volte è stato al governo e che più volte ha avuto la possibilità di evitare l'umiliazione di essere retrocessi a paese semilibero da Freedom House.

Per quegli stolti che detestano Berlusconi spesso senza neppure sapere il perché e votano per il Partito Democratico perché si illudono che possa essere l'unica reale alternativa di governo è giunto il tempo di aprire gli occhi. Perché il tempo stringe e, se Berlusconi come si vocifera in Transatlantico, dovrà cadere, è bene che si sia informati almeno su chi sarebbe meglio NON VOTARE.

Dal 2003 rammentiamo questa sconvogente e terrificante dichiarazione di Luciano Violante (clicca per vedere il video), capogruppo Ds alla Camera dei Deputati. Se tutti gli italiani la ascolteranno e la capiranno allora tutti capiranno che Pd e Pdl sono due facce della stessa lurida medaglia. Ecco cosa dice Violante:

"L'onorevole Berlusconi sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso (2003 ndr), ma nel 1994, che non sarebbero state toccate le sue televisioni. Lo sa lui e lo sa l'onorevole Letta!...  Ci avete accusato di regime nonostante: NON AVESSIMO FATTO IL CONFLITTO D'INTERESSI; AVESSIMO DICHIARATO ELEGGIBILE BERLUSCONI NONOSTANTE LE CONCESSIONI; AVESSIMO AUMENTATO DURANTE IL CENTROSINISTRA IL FATTURATO DI MEDIASET DI 25 VOLTE".

Fassino che si mette le mani in faccia , il volto impallidito di Visco e lo sguardo raggelato di Casini, allora presidente della Camera, la dicono lunga su questa esternazione di chiaro stampo "inciucista". Si tratta di una vera e propria ammissione di concorso esterno in associazione mafioso-piduista. Notate come le facce (1994, 2003, 2009) siano sempre le stesse. A loro bisogna imputare lo sfascio morale e finanziario della nazione. Sono loro che non dovrebbero meritare più il voto di nessuno.

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