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Sindacato di Polizia contro il Ministro Maroni: sono bufale i dati del Viminale

 |  Redazione Sconfini

Ipotizziamo un italiano medio che si informa attraverso internet di ciò che avviene nel suo Paese. L'informazione televisiva, salvo alcune eccezioni, è ormai un'annacquata pantomima indegna e lobotomizzante per il senso critico dell'opinione pubblica e questo, al nostro italiano medio, è chiarissimo. Per questo motivo non guarda più i Tg di regime, dove Minzolini cerca di superare Emilio Fede in occultamento delle notizie e manipolazione dei fatti. In vacanza però ha dovuto fare a meno del suo pc e della sua connessione e così si è concesso qualche telegiornale.

Nulla di nulla sui tanti scandali che investono quotidianamente il premier Berlusconi, nulla di nulla sui rapporti politica mafia che stanno emergendo dai processi di Palermo e Caltanissetta, nulla sulla rovente polemica tra Giorgio Bocca e l'Arma dei Carabinieri, alcuni esponenti dei quali - cronache alla mano - sono risultati essere almeno sospettati di aver avuto rapporti conniventi con mafiosi e di aver intavolato anche trattative "segrete" tra Stato e Mafia, nulla sugli scandali della Sanità che coinvolgono il centrosinistra in Puglia, nulla sui giri di droga pesante e di prostitute che caratterizzano i festini del Cavaliere, ancora meno sulla devastante situazione dell'economia italiana. Si è addirittura arrivati a dimostrare un teorema allucinante: poiché il Pil di Germania e Francia è timidamente risalito, allora l'Italia è fuori dalla crisi. E, dulcis in fundo, il tema sicurezza. Il Ministro Maroni nella conferenza stampa della vigilia di Ferragosto ha avuto ampio spazio dei Tg di regime e i dati offerti erano davvero sbalorditivi.

Secondo i dati del ministro dell'Interno, nei 14 mesi del governo Berlusconi i reati ("in generale") sono diminuiti del 13,95% rispetto ai 14 mesi precedenti (governo Prodi). Ma che bella notizia! Fantastico, pensa il nostro italiano medio, che però maliziosamente pensa semplicemente che siano solo stati scoperti il 14% dei reati in meno per colpa dei tagli alle risorse delle forze dell'ordine. Prima e dopo questo servizio degno dell'Istituto Luce, si ricorda che le ronde/squadracce sono operative e che hanno già iniziato a perlustrare le città. Immediato il collegamento per l'italiano beota: Ronde=Sicurezza. W la lega!

E ancora, prosegue il nostro ministro degli Interni (il cui partito ha appena chiesto di abolire l'inno d'Italia e di insegnare il dialetto nelle scuole) sui centri di identificazione ed espulsione, dove sono in corso proteste (che l'italiano teledipendente non ha conosciuto) in conseguenza dell'allungamento dei tempi di trattenimento nelle strutture previsto dalla legge sulla sicurezza appena entrata in vigore: «Siamo comunque in grado di gestire la situazione» ha assicurato il ministro.

E poi ancora: «Si è parlato di restituzione alla mafia o alla magistratura delle auto di grossa cilindrata confiscate ai mafiosi e assegnate alla polizia, ma non è così».

L'italiano medio torna dalle vacanze felice che le cose si stanno mettendo a posto in questo martoriato Paese e torna a leggere un po' di notizie vere dopo aver acceso il computer. E cosa scopre in merito alle dichiarazioni di Maroni? Che sono tutte bufale!

Leggete le dichiarazioni di Franco Maccari, segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente della Polizia di Stato:

"Adesso è certo. In tema di sicurezza e tutela dei cittadini il Governo naviga a vista. O meglio, questo Governo millanta risultati che non sono misurabili perché non ci sono numeri su cui potersi confrontare e soprattutto dimentica gli uomini e le donne che della tutela della sicurezza fanno il loro pane quotidiano. Innanzitutto non capiamo perché il Ministro Maroni da quando è al Viminale ha sospeso la pubblicazione del Rapporto sulla criminalità in Italia e, di fatto, ha censurato i dati in dettaglio, città per città, mese per mese, sulla sicurezza. Ieri il Ministro, nella consueta conferenza stampa di ferragosto, ha definito esaltanti i risultati nella lotta alla mafia, e di questo non possiamo che rallegrarcene facendo i nostri più vivi complimenti a tutti quei colleghi che, nel silenzio e nella difficoltà del loro lavoro, hanno assicurato alla giustizia pericolosi criminali. Ma il Ministro Maroni ha dimenticato che sicurezza è anche quella che i cittadini chiedono nella quotidianità e che ad oggi non è garantita. Non lo è dall'invenzione delle ronde, né dall'invio dell'Esercito nelle città. "Ancora – continua il leader del Coisp –  Il Ministro dell'Interno ha detto che i Cie, dove continuano a susseguirsi proteste e rivolte, non sono al collasso: "Ci sono ancora 572 posti". Mente anche questa volta Maroni perché ad esempio a Lampedusa i posti sono poco più di 150 ed è difficile, se non impossibile per i costi, trasferire un clandestino dal Nord, dove i posti sono tutti esauriti, a Lampedusa e 83 sono in un Cie di Brindisi che aprirà solo lunedì. Ma nel gioco di chi la spara più grossa, il Ministro è sicuramente detentore assoluto del primo posto. Dichiara infatti "non fondata" la notizia della restituzione, da parte delle Forze di Polizia, delle auto di grossa cilindrata sequestrate alla criminalità organizzata. Invece, senza paura di essere smentiti, noi possiamo affermare che a settembre saranno restituite le prime 30 auto di grossa cilindrata.

E così il nostro italiano medio torna alla dura realtà: i Tg non informano, il Ministro dell'Interno censura la pubblicazione del Rapporto sulla criminalità e mente fornendo dati che non ci sono o non sono consultabili, Berlusconi non scioglie il Consiglio Comunale di Fondi che, secondo i giudici è coinvolto in varie trame criminali e mafiose.

Forse era meglio lasciare il cervello in vacanza?


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