Bersani nuovo leader del Pd. Brogli a tutto spiano nei gazebo
Le primarie del Pd sono un esaltante esercizio di democrazia partecipata o un'operazione manipolata della volontà dei capibastone? Ognuno può pensarla come meglio crede ed è lecito essere certi che i grandi numeri sbandierati dai responsabili del partito sull'affluenza alle primarie (3 milioni di elettori hanno votato su internet o presso i gazebo autotassandosi con 2 euro) siano realistici, anche perché probabilmente è vero. Bersani, che pur essendo una pedina di D'Alema ha lasciato un ottimo ricordo da Ministro dello Sviluppo Economico, ha vinto abbastanza nettamente ma siamo sicuri che sia andato tutto liscio?
Già in fase precongressuale sono stati sferrati duri attacchi, soprattutto da parte dei sostenitori della mozione Marino, alle procedure di tesseramento e voto nei circoli, in particolare della Campania e della Calabria, ma i tanti casi sono arrivate molte testimonianze di brogli anche nella tornata di ieri.
A Omnibus (il talk show politico della mattina su La7) è stato dimostrato come una giornalista a Castellammare di Stabia abbia votato addirittura 4 volte nell'arco della stessa giornata.
In questo video si nota come un ragazzo, dopo aver votato via Internet, abbia potuto tranquillamente votare due volte recandosi al seggio allestito nella città di Praga.
Alcune perplessità poi ci sono state segnalate anche per la velocità di comunicazione dei dati ufficiali. In un paese in cui i risultati elettorali giungono solitamente con molte ore di ritardo rispetto alla chiusura dei seggi, in questo caso i risultati ufficiosi (frutto di exit poll? Mistero a riguardo) sono giunti pochi minuti dopo la chiusura dei seggi e, incredibilmente, rispecchiano perfettamente lo scrutinio ancora in corso. Incredibile in un paese in cui i sondaggisti fanno solitamente sondaggi avventati e imprecisi.
In sintesi quindi si può dire che la partecipazione popolare è stata comunque alta e che molti cittadini hanno avuto la sensazione (illusione?) di essere tornati a contare qualcosa. Il popolo del Pd si è espresso comunque nettamente a favore di Bersani e il riconoscimento degli sconfitti al vincitore ne è una chiara testimonianza, tuttavia è assodato che: i numeri sono gonfiati di un bel po' (il 50%?) e che come al solito i più furbi (i dalemiani probabilmente) e scafati sono riusciti a moltiplicare il loro consenso inserendosi nelle pieghe di una procedura elettiva poco più che dilettantistica, ma non per questo da censurare in quanto poggia sulla buona volontà di tanti volontari e attivisti onesti.
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Nella foto Pierluigi Bersani a Trieste (da Wikimedia Commons)