Alleanza per l'Italia. Rutelli copia nome e progetto a Fini
Francesco Rutelli ha fondato un nuovo partito assieme a Bruno Tabacci. Troppo a sinistra il Pd per "Er Cicoria", troppo a destra e filoberlusconiano per Tabacci l'Udc. Liberi di farlo. Il partito si chiama Alleanza per l'Italia e in molti hanno subito ironizzato sulla scarsa fantasia del nome (Alleanza, come la ex Alleanza Nazionale e Italia come la ex Forza Italia) ma il punto non è solo legato a questi divertenti giochi di parole. Sentite cosa dichiara Italo Bocchino a Repubblica nel dicembre 2007, siamo nel periodo in cui Fini e gli ex aennini si dichiaravano contrari a confluire nel Popolo della Libertà da poco lanciato da Berlusconi sul predellino della sua auto. “…Altrimenti l’Alleanza per l’Italia sarà il contenitore per aprire An a mondi diversi dal nostro”. Un cammino che presuppone una interlocuzione forte anche con quei “mondi”, da Pezzotta a Montezemolo, che sono in marcia verso la politica”
Rincara la dose Ignazio Larussa: “Fini non esclude in futuro una federazione tra il Pdl, l’Alleanza per l’Italia e la Cosa bianca di Casini. Non è più la Cdl? Vorrà dire che la chiameremo il Castello delle libertà”. Alleanza per l’Italia, sorride comunque sibillino, “sarebbe un bel nome se An dovesse cambiare nome”.
Nel gennaio 2008 Fini, ancora contrario a confluire nel Pdl, accelera il progetto di Alleanza per l'Italia e ne stila addirittura un programma molto dettagliato. Alla fine il Popolo delle Libertà accoglierà Alleanza Nazionale al suo interno e così il progetto Alleanza per l'Italia finirà per essere accantonato. Fino ad oggi.
Chissà se Rutelli ora copierà anche il programma a Fini, il quale potrebbe almeno chiedere un parte dei "diritti d'autore" al collega centrista. La fantasia non sembra essere il punto di forza dei neocentristi.
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