Dopo aver sistemato l'indagato per fatti di mafia Francesco Romano al dicastero delle Politiche Agricole, prosegue a pieno ritmo l'inserimento del "responsabili" da parte del Governo.
I contanti (in molti sostengono che per votare "no" alla mozione di sfiducia a Berlusconi del 14 dicembre lo stesso cavaliere abbia bonificato 250mila euro a testa ai voltagabbana) e le promesse di rielezione non bastano a placare la fame di poltrone e soldi dei scilipotiani.
Ultimo caso in ordine di tempo la ri-voltagabbana Maria Grazia Siliquini. Eletta nel Pdl tradisce il Cavaliere per seguire Fini. Giusto il tempo di stabilire il prezzo giusto e zac: rieccola nel gruppo di Iniziativa Responsabile, proprio il giorno stesso della votazione del 14 dicembre.
E ora è tempo di passare all'incasso: la Siliquini è stata nominata proprio in queste ore nel Cda di Poste Italiane. Raggiunta al telefono ha detto con annesso serafico ghigno:
“Sì, sono io. Non ho omonimi. Del resto è un nome un po' particolare. Ci metterò tutto il mio impegno e la mia esperienza. Quando sarà il momento lascerò lo scranno di Montecitorio”.
Nell'attesa che arrivi il momento e la Siliquini si tolga dalle scatole noi la paghiamo come parlamentare e membro del Cda delle Poste. Un bell'affare questo gruppo dei Responsabili...
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Nuovi reati e vecchie tessere
Boia, ghigliottina, sacco di Roma. L'Italia che indietreggia di secoli
