I signori dell'ammucchiata
Piccolo ripasso di storia. Importantissimo, perché ciò che la politica nostrana sta propinandoci in questi giorni ripercorre in modo incredibilmente simile gli avvenimenti che hanno caratterizzato il biennio 1943-45, quello della Resistenza. Periodo storico che, non a caso, il governo Berlusconi vuole nascondere mutilando il programma dell'ultimo anno della scuole superiori.
Nel 1943, per combattere il fascismo di stampo mussoliniano e l'occupante nazista in Italia, nacque il CNL (Comitato di Liberazione Nazionale) una formazione interpartitica composta da movimenti di diversa estrazione culturale e ideologica: comunisti, democristiani, azionisti, liberali, socialisti e demolaburisti. Pur partecipando alla Resistenza e aderendo a gran parte dei motivi ispiratori del CNL, non vi aderirono direttamente i Repubblicani e alcune formazioni di estrema sinistra.
Alla seduta di fondazioni parteciparono nomi di una tale caratura politica e di spessore ideale così alto che solo ricordarli fa venire i brividi: Ivanoe Bonomi, Scoccimarro, Amendola, De Gasperi, La Malfa, Fenoaltea, Nenni, Romita, Ruini, Casati.
Nelle varie brigate partigiane che parteciparono alle operazioni e alla guerriglia impostata per cacciare l'invasore tedesco parteciparono anche molti altri eroi della Repubblica che aderirono anima e cuore al CNL divenendone membri di spicco. Un nome su tutti: Sandro Pertini.
Oggi, a detta di molti, il nuovo Mussolini (con tutto il rispetto per il povero Duce) è Berlusconi e l'invasore è il conflitto d'interessi paramafioso e mediatico che il Cavaliere si trascina avanti da quasi un ventennio (evidente durata massima di ogni regime all'italiana). Più o meno tutti concordano su questo punto, ma quello che rende esilarante il contesto è il tentativo barcollante dei nuovi "partigiani all'amatriciana" di creare una sorta di nuovo CNL.
Franceschini che oggi propone un'alleanza costituzionale che includa un fronte allargato che vada dall’UDC a Sinistra e Libertà, passando per Fli (i finiani), includendo il PD e l’IDV, vorrebbe far passare l'idea che serva unire le forze (qualsiasi esse siano) per liberarci di Berlusconi.
Opinione legittima, ma come non divertirsi nel paragonare Bonomi con Bersani, De Gasperi con Veltroni, Nenni con Cuffaro, La Malfa con Di Pietro, Amendola con Giordano, Ruini con D'Alema e Pertini con Cesa?
Almeno un minimo di decenza, signori dell'ammucchiata.
Adesso ci servirà un altro CNL per liberarci da quest'altro CNL.
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