Skip to main content

Europee. Ecco chi resterà fuori e perché

 |  Redazione Sconfini

elezioni, europee, europarlamento, sbarramento, soglia, comunisti, neofascisti, radicaliLa soglia di sbarramento al 4% prevista dalla legge elettorale per le europee varata tra le polemiche pochi mesi fa, premierà - stando alle indicazioni date dagli ultimi sondaggi - chi la legge l'ha voluta, ovvero le forze politiche già presenti in Parlamento. Ad essere punite, saranno forse tutte le forze politiche extraparlamentari, escluse dal legislatore, che si conferma particolarmente lungimirante quando deve badare soprattutto all'autoconservazione dei propri benefit.

Azzardiamo quindi un'ipotesi sui partiti che resteranno esclusi, seppur eccellenti, anche dal Parlamento Europeo, ma soprattutto cerchiamo di capirne il perché. La legge elettorale, stavolta, non può essere un alibi a chi resterà fuori dalla corsa, perché spesso la colpa è proprio da rintracciare nel confronto politico interno o in cause endogene e patologiche dei leader di partito. La legge infatti, come abbiamo avuto modo di dire, è buona nel suo impianto, perché mantiene le preferenze e obbliga a superare una soglia simile a quella della maggior parte dei paesi europei.

Resterano fuori dal Parlamento Europeo i Comunisti in tutte le loro forme. Rifondazione Comunista e il Partito dei Comunisti Italiani, uniti per l'occasione, non raggiungeranno per poco il 4% (sono accreditati di un 2,5 - 3,5%) e questo solo perché la linea Ferrero (la somma di tante linee diverse) si è imposta in un drammatico congresso a discapito linea di Nichi Vendola (la linea di maggioranza relativa ma non assoluta). E così, depauperati dai vendoliani che hanno fondato Sinistra e Libertà, i comunisti post-bertinottiani resteranno al palo.

Ma per poco resteranno al palo anche i vendoliani, che sono accreditati di un altro 3% circa. Insomma si preannuncia un disastro per l'estrema sinistra italiana, che consapevolmente si sta andando a schiantare a 200 km/h contro un muro. E la colpa sarà solo sua. O meglio delle sue due teste su un esile corpicino.

Resterà fuori non di molto anche il partito-accozzaglia Mpa, Pensionati e La Destra, cioè neofascisti di Storace, che seppur ben rappresentati in Sicilia e avvantaggiati dalla sparizione di An, liquefattasi nel Pdl (sicuro trionfatore della tornata elettorale), non dovrebbero superare in ogni caso il 4% (i i sondaggi li danno tra l'1.8% e il 3,5%). Troppo poca visibilità mediatica e incertezza nelle lienee politiche del programma tra le cause della probabile debacle.

Ma resteranno a casa anche i Radicali (Bonino-Pannella), che orma li vedi solo un mese prima delle elezioni. Dopo che si fanno eleggere spariscono tutti e due (il ricambio generazionale tra i radicali è nullo) per ritornare con le loro vecchie battaglie - alcune anche condivisibili, ma puramente propagandistiche - pochi giorni prima delle elezioni. Stavolta hanno perso smalto e lo sciopero della fame e della sete del trasfigurato e poco lucido Pannella "ammirato" nella puntata del 21 maggio 2009 di AnnoZero, non garantirà loro l'ennesima comoda poltrona ben retribuita. Saranno preferiti solo dall'1-2% degli elettori.


Altri contenuti in Politica

Legge elettorale: se passa così, un partito con il 5,1% potrebbe avere il 53% dei seggi

Da nobile spirito democratico qual è Matteo Renzi è arrivato immediatamente all'arma del ricatto pur di veder approvare l'eccezionale capolavoro partorito da lui medesimo e da Berlusconi: la legge ...

Aspettando il rigor Montis

Il cosiddetto decreto Salva-Italia ha moltissime pecche in quanto bastona principalmente i soliti noti cioè lavoratori e pensionati, non ha all'interno nulla per creare sviluppo economico (anzi, tu...

Premio di minoranza

Nelle segrete stanze dei Palazzi romani, ignoti sherpa dei sedicenti leader dei partiti che sostengono il governo Monti sono rinchiusi da settimane alla ricerca della nuova pietra filosofale: una n...

M5S e il caso dell'audio Mucci-Rabino

L'audio e il testo della conversazione tra Mara Mucci (ex M5S ora Alternativa Libera) e Mariano Rabino di Scelta Civica pubblicati sul blog di Grillo questa mattina meritano un approfondimento. In ...

Elezioni in Abruzzo: i veri numeri della tornata elettorale

Il Partito del Popolo delle Libertà ha vinto con largo margine le elezioni anticipate tenutesi in Abruzzo. Il candidato berlusconiano, Gianni Chiodi, ha superato di oltre il 6% il principale avvers...