Legge elettorale: immaginate Renzi e Berlusconi negli Stati Uniti
Il discusso incontro tra Renzi e Berlusconi, che hanno giocato a fare gli statisti nella sede del Pd per stipulare l'accordo sulla legge elettorale (e sulla riforma costituzionale che ovviamente Berlusconi silurerà appena gettato nello sciacquone lo scalpo di Renzi), rappresenta un evento che in un paese normale non sarebbe mai avvenuto.
E ci sarebbero state due possibilità perché non avvenisse: o perché uno dei due protagonisti sarebbe stato linciato dai suoi elettori o perché l'altro dei due protagonisti sarebbe in galera da un pezzo. L'Italia però non è un Paese normale da almeno vent'anni e il risultato è che il sindaco assenteista dell'ottavo comune d'Italia trama con un condannato in via definitiva per maxi frode fiscale ai danni dello Stato e fresco licenziato dal Senato per stabilire come spartirsi la torta alle prossime elezioni. E tutti che danno corda ai due bugiardi patentati come se fossero Churchill e Roosevelt a Yalta. Roba da matti.
Immaginate la stessa scenetta negli Stati Uniti: Il sindaco di San Diego (8^ città più popolosa degli USA) diventa anche segretario del Partito Democratico statunitense e peraltro non siede né alla Camera né al Senato, cioé i luoghi in cui si fanno le leggi. Dall'altra parte del tavolo siede una sorta di Bernard Madoff, l'autore di una delle più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi, miracolosamente ancora a piede libero per la lentezza della giustizia americana nel far rispettare le sentenze. I due stabiliscono con quale legge sarà votato il successore di Obama ognuno convinto che sarà lui il prossimo presidente confidando entrambi di aver buggerato l'altro. L'incontro non sarebbe valso neppure una "breve" a pagina 32 del New York Times ma facciamo finta che gli uffici stampa dei due fossero stati in grado di ottenere un grande risalto da una stampa prezzolata. Vi immaginate Obama che perde un solo minuto per la proposta del sindaco di San Diego e del Madoff con problemi di esuberanza erotica? La vicenda sarebbe stata liquidata poi dalle Istituzioni (Camera e Senato) americano con la stessa velocità che spinge una pesante lastra di marmo in fondo al mare.
Ma facciamo finta che per motivi imprescrutabili la legge proposta dalla fantastica coppia possa trovare sponda in una dei due rami parlamentari. Ebbene, essa è l'esatta riproposizione, con qualche schizzo di merda di porco in meno, della legge elettorale appena dichiarata incostituzionale dalla Consulta: listini bloccati (ma un po' più corti), premio di maggioranza ugualmente distorsivo (anche in caso di ballottaggio) e identico potere delle segreterie scegliere i parlamentari senza consultare gli elettori.
Lo si capisce in 20 secondi che anche questa legge sarebbe incostituzionale, solo che dovremmo tenercela per altri 8 anni perché questi sono i tempi con cui la Corte Costituzionale giudica le leggi.
Che poi il Renzi che resuscita la mummia di Berlusconi è lo stesso di questi tweet?
---