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E' tempo di rispondere al cavalier Patonza con i suoi stessi mezzi

 |  Redazione Sconfini

Il cavalier Patonza, annoiato di prendere per il culo 60milioni di italiani (troppo facile) si trova in trasferta sulla Costa Azzurra dove tenta di prendere per il culo per l'ennesima volta i capi di stato e di governo di tutta Europa che ancora chiedono sacrifici agli italiani per colpa delle banche e dei governi che si sono vicendevolmente appesi ad un cappio in compagnia degli inermi cittadini dei loro paesi.

L'impresa, finora riuscita alla perfezione, sembra più improba del solito, anche perché a Roma, Morfeo Napolitano clamorosamente destatosi dal torpore che lo ha assalito dal 2008, trama alle sue spalle con i pupazzetti dell'opposizione: Bersanetor e Piercasinando sono "saliti al Colle" a riferire al Capo dello Stato le novità sul fronte dei traditori del ducetto.

Il deputato triestino Roberto Antonione (ex coordinatore di Forza Italia, ex presidente della Regione Friuli Venezia Giulia con Forza Italia e recentemente candidato sindaco - trombato - del capoluogo) dopo aver leccato il culo al padrone per una quindicina abbondante di anni, ha stabilito che è tempo di non rinnovare più la fiducia a mister B. Un tentativo un po' patetico di rifarsi una verginità politica? Probabile.

Come lui, altri deputati, specialmente tra i pezzenti ancora a caccia della conclusione della legislatura per poter ritirarsi certi di godersi il ricco vitalizio da ex parlamentare, potrebbero girare le spalle a Berlusconi. E allora via alle pre-consultazioni e soprattutto via a nuovi tentativi di corruzione.

LA domanda è quindi semplice. Come si può battere un corruttore? Corrompendo meglio di lui i corruttibili!

La Borsa italiana sta perdendo da inizio anno oltre 100 miliardi di euro (erano 92 in agosto) di capitalizzazione con una significativa accelerazione in questi ultimi tre mesi. Significa che questa fase finale del berlusconismo costa alla sola finanza, oltre 300 milioni di euro ogni giorno. E questo senza contare gli abnormi costi sociali e i livelli occupazionali degni del Congo che sta raggiungendo il Paese.

Per porre fine a questa catastrofe basterebbe prendere 500mila euro (una piccolissima parte delle perdite che quotidianamente affliggono i piccoli investitori) e infilarli nelle tasche di Razzi, Scilipoti e degli altri peones già corrotti una prima volta da B. Almeno si gioca ad armi pari, a carte scoperte e ci guadagnerebbero tutti. Bastano 2 o 3 voti per togliere al governo la fiducia a Montecitorio. Un corrotto a testa, poi, sarebbe "adottato" dai partiti di opposizione (Fli, Pd, Idv, Udc) che gli garantirebbero un posto blindato alle prossime elezioni (tanto con il porcellum entrano cani e porci, chi noterà la differenza?).

In fondo, la Prima Repubblica è affondata per le tangenti di Craxi cui si sono sostituite quelle di Berlusconi. Sarebbe ora di dar vita ad una Terza Repubblica dove a comandare siano i cittadini e se per farla serve affogare la Seconda Repubblica con altre tangenti che problema c'è?

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