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Moretti. Viva la sincerità

 |  redazione sconfini

Qualche tempo fa era molto diffusa un pubblicità di una birra, omonima di Alessandra Moretti, ex berlusconiana, ex bersaniana, anti-renziana e ora renziana di ferro, il cui slogan era "Viva la sincerità".

Perseguitata da questa réclame, la povera Moretti, da poco più di un anno eletta Eurodeputato e ora pronta a tradire le promesse elettorali per puntare al ruolo di Governatore del Veneto, cade nel tranello testo da Jacopo Berti, candidato M5S alle regionali venete.videomoretti

Il 12 aprile accetta di firmare un documento sottoposto dai pentastellati in merito al taglio dello stipendio (a 5.000 euro lordi) che percepirà in caso di elezione a governatrice, alla rinuncia al vitalizio e ad altri privilegi. La promessa era quella di apporre i rispettivi autografi martedì 14 aprile alle 9.30.

Jacopo Berti si presenta così all'incontro di Limena (PD), al quartier generale della Moretti.

Che però non firma. Anziché firmare il foglio concordato, ne presenta un altro farfugliando di regole di sfidanti e sfidati, future leggi da cambiare, azioni personali che non cambiano il Paese, di rinuncia al seggio di eurodeputata, di rinuncia a Tfr (!?) e altre amenità. (video)

Per concludere propone di finire all'italiana: con tarallucci e vino (che in questo caso essendo le 9.30 del mattino diventano caffé e brioche).

La Moretti ci permette di ammirare la nuova politica trascendere il berlusconisimo di cui si invaghì in età più giovane, di scavalcare il ballismo e bullismo renziano, ponendo l'asticella dell'imbarazzo e della vergogna molto più là. Dove neppure Silvio aveva osato avvicinarsi.

Ad ogni modo, grazie ai veneti, ci sono discrete speranze che venga comunque eletta anche se Zaia pare leggermente favorito.

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