A Onna resta in piedi una sola casa. E' il nuovo simbolo della legalità edilizia
Il paesino di Onna, frazione che contava poco più di 200 anime prima del terremoto che ha colpito l'Abruzzo durante la notte del 6 aprile scorso, è stato raso quasi interamente al suolo dal sisma. In piedi è rimasta solamente una casa, che naturalmente ha scatenato l'interesse di moltissime persone.
Di primo acchito, l'emotività è sembrata orientare le spiegazioni di questo "miracolo" alla presenza di una statua della Madonna di Lourdes all'interno del cortile. Pochi giorni dopo è venuta alla luce un'altra verità, più scientifica. Intervistato sul caso, l'ingegnere che ha progettato ed eretto la casa, ha candidamente risposto: "Ho solo rispettato le norme di legge".
Ma come? Bastava rispettare le leggi per evitare le quasi 300 vittime del terremoto?
Insomma, la casa di Onna potrebbe diventare il simbolo della legalità edilizia, magari con l'aiuto della Madonna, in una terra - L'Aquilia - che ha invece visto crollare praticamente tutti i simboli dello Stato: Prefettura (Governo), Casa dello Studente (Istruzione) e Ospedale (Sanità), quest'ultimo eretto - in modo evidentemente non impeccabile - in tempi relativamente recenti dall'Impregilo. La stessa mastodontica società, che si ipotizza debba costruire il futuro (ma tanto non si farà) Ponte sullo Stretto, in una delle zona più sismiche d'Europa, proprio come l'Abruzzo appenninico.