L'annozero di una nuova era?
Se le prime indicazioni diramate dall'Ansa saranno confermate, l'evento mediatico Raiperunanotte di ieri sera rappresenterà uno spartiacque incancellabile tra il monopolio televisivo dell'informazione e della propaganda politica dell'ultimo quarto del '900 e la fine di questo sistema sul quale si è poggiato e fondato il berlusconismo. Al 3% circa che viene solitamente collezionato a livello nazionale Sky (2% ieri) e la galassia delle emittenti locali che hanno trasmesso la trasmissione di Santoro e degli altri (momentaneamente?) epurati dalla Rai (Floris, Travaglio, Luttazzi ecc.) sembra si debba aggiungere un calo del 10% di share da parte di Rai e Mediaset.
In totale, quindi, l'evento mediatico che ha travolto il web, ha collezionato teoricamente il 13% dello share senza essere stato diffuso dalle sette principali emittenti nazionali. Numeri di portata storica che, se confermati, segnano l'inizio della fine della televisione concepita come putrida e corrotta escrescenza del potere politico e finanziario del tardo berlusconismo.
Da ieri sera è chiaro che si possono fare numeri in grado di riempire gli spazi pubblicitari senza passare da censure, richieste, autorizzazioni, filtri e controlli.
Fantastico Capezzone: "Santoro ha fatto flop: Sky ha fatto uno striminzito 2% con 450mila spettatori". Il principe del salto della quaglia, secondo solo a Mastella dimentica che a quei 450mila spettatori cha hanno visto su Sky lo spettacolo bisogna sommare decine di tv locali, radio, siti, blog, social network, dirette streaming, maxischermi in 200 piazze, Current tv ecc.
Ecco qualche altro numero (solo sul fronte internet) a favore del povero Capezzone che ignora o fa finta di ignorare:
- Persone in streaming sul sito raiperunanotte.it: 125mila
- Commenti su Twitter ogni ora: 6.000
- Sito del Tg3 in streaming: 700mila
- Repubblica.it in streaming: 60mila
- Current Tv: 429mila
- RaiNews24 (che ha trasmesso in differita censurando alcuni interventi tra cui quello di Luttazzi): 254mila
Più decine di migliaia di contatti provenienti da centinaia di portali, blog e siti informativi.
Il tutto accade proprio a pochi giorni dalla sospensione di due mesi dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia di Claudio Brachino, ideatore e promotore del "servizio giornalistico" sui calzini turchesi del giudice Mesiano e di 6 mesi dell'equilibrato, affidabile e obiettivo Vittorio Feltri, condannato per la bufala Boffo e l'aver fatto firmare articoli a Renato "Betulla" Farina (radiato dall'Ordine). Sono i piccoli scricchiolii che anticipano la caduta degli dei.
(immagine: Vauro Senesi)