Skip to main content

Servizietti segreti

 |  Redazione Sconfini

simbolostasiChe essere "comunista" sia ormai diventata la peggiore delle offese che possono essere rivolte ad un cittadino italiano ci sembra cosa assodata. Una continua e violenta campagna dal vago sapore maccartista da oltre 15 anni imperversa tra le file dei politici berlusconiani. Ciò che è male è comunista, ciò che è bene significa amore, libertà e quindi essere di centrodestra. Rilanciato da prezzolati giornalisti di regime a reti unificate, ormai, lo slogan è entrato nelle deboli ed impreparate menti degli elettori, cui nessuno ha ancora spiegato che il comunismo in Europa è entrato in coma nel 1989 con la caduta del muro di Berlino ed è morto nel 1991 con la fine dell'Unione Sovietica.

Ebbene, farà decisamente scalpore sapere che il vero erede del sistema di manipolazione del consenso delle masse e controllo dell'informazione tipico del socialismo reale dell'Europa Orientale anni '50-'80 del secolo scorso è proprio Silvio Berlusconi con i suoi sgherri prezzolati.

Il ragionamento è semplicissimo se schematizzato anche se le implicazioni e le sfumature sono molto complesse.

Cosa caratterizzava le dittature socialiste/comuniste dell'Est? La prima risposta che deve venire in mente è la presenza di poderosi apparati di intelligence e spionaggio tra cui spiccavano il KGB (in Urss) e la Stasi (nella Germania Orientale).

Come si comportavano la Stasi e il Kgb? Specialmente per la Stasi (che si occupava di controspionaggio) i suoi uomini monitoravano i comportamenti politicamente scorretti di tutti i cittadini della Germania Est. Una volta definito il soggetto l'obiettivo era di costringere la persona ad abbandonare la propria posizione sociale, lavorativa o accademica. Ad obiettivo raggiunto spesso la vittima veniva poi integrata come informatore a sua volta. In questo modo il dissenso era represso per via "diplomatica", attraverso la corruzione o risolvendo i problemi nel sangue. Migliaia erano i cittadini spiati dalla Stasi, che era alle dipendenze del Politburo che faceva capo al Governo socialista in carica.

Ed ecco arrivare ai nostri giorni e all'Italia. Il 5 luglio 2006 la Digos, su mandato della Procura di Milano sequestra un archivio riservato del Sismi nell'ufficio segreto di via Nazionale 230 a Roma, gestito dall'analista Pio Pompa, fedele collaboratore del direttore di allora Niccolò Pollari. Cosa facevano questi servizi segreti deviati, assoldati dal presidente del Consiglio Berlusconi per la legislatura 2001-2006? Esattamente come la Stasi, spiavano, controllavano e schedavano illegalmente cittadini, giornalisti, intellettuali, magistrati e professionisti che erano ritenuti non allineati e quindi pericolosi oppositori all'illuminato governo di Berlusconi.

Fine prima parte.

Leggi la seconda parte (l'elenco delle persone spiate e l'imposizione del segreto di Stato)

---

Vuoi diventare fan di Sconfini su Facebook ed essere sempre aggiornato sulle notizie che ti proponiamo? Clicca qui!

Ti è piaciuta la notizia? Clicca qui e vota OK (in alto a sinistra). Grazie!

Nell'immagine l'emblema della Stasi


Altri contenuti in Approfondimenti

L'annozero di una nuova era?

Se le prime indicazioni diramate dall'Ansa saranno confermate, l'evento mediatico Raiperunanotte di ieri sera rappresenterà uno spartiacque incancellabile tra il monopolio televisivo dell'informa...

Il professor Battaglia e i deliri sul nucleare

Il berlusconismo sul viale del tramonto sfodera (si spera) uno degli ultimi personaggi da cabaret prestati alla scienza, ma comunque in grado di porsi, per il suo importante ruolo di docente univer...

La corruzione è inversamente proporzionale al reddito medio

Stando al rapporto 2013 di Tranparency International, anche quest'anno l'Italia ottiene l'importante e prestigioso riconoscimento di nazione più corrotta d'Unione Europea ad eccezione della Grecia....

Beppe Grillo a Sky News 24 rompe il muro della censura. E spara su tutti

Se c'è una persona che emblematicamente è simbolo della censura del regime berlusconiano quella persona è Beppe Grillo. Sono in molti a contestarlo, più per paura che per reali motivazioni politich...

Italia, nostra terra di rapina

  Il sistema politico è lo specchio della società. Sarà una banalità ma non c’è scampo: nessun regime dura più di tanto senza un radicamento, un’effettiva legittimazione nel Paese che esso rapprese...