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Scandalo Credieuronord e Banca Etruria a confronto

 |  Redazione Sconfini

Sullo scandalo Banca Etruria, il famigerato decreto renziano denominato "salva-banche", lo spudorato conflitto d'interessi della ministra Boschi, di suo padre, di suo fratello e di sua cognata, tutti parte più o meno attiva dell'enorme buco che ha generato il fallimento mascherato dell'istituto di credito toscano, sappiamo più o meno tutto nonostante il mainstream cerchi (riuscendovi) di intorpidire le acque e far confusione.

Per il PD (già protagonista assoluto dell'altro multimiliardario fallimento de-facto di Monte dei Paschi di Siena, attualmente tenuto in vita da un prestito con soldi pubblici) si tratta dell'ennesima dimostrazione di totale negligenza, incapacità, voracità laddove non ci sia addirittura delinquenza quando si parla di banche e finanza.

In pochi ricordano un altro scandalo che tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000 ha portato a galla (nel vero senso della parola) un'altra mangiatoia politica mascherata da banca: il vituperato Credieuronord, la banca leghista. Un obbrobrio a cui hanno partecipato ignari migliaia di simpatizzanti padani, ancora ebbri dell'ampolla d'acqua del Po e con i copricapi celtici ancora indosso. Questa tabella riepilogativa serve a far capire che destra e sinistra, praticamente ogni partito o leader politico in qualche modo invischiato nel "sistema" ha un unico grande obiettivo: spolpare i denari pubblici e privati alla maggiore velocità possibile.

 

  BANCA ETRURIA EUROCREDINORD
Partito di riferimento Partito Democratico Lega Nord
Anno di fondazione 1882 1998
Anno di esplosione dello scandalo 2015 2004
Politico più vicino alla banca Maria Elena Boschi Umberto Bossi
Chi ha "salvato" la banca Il governo Renzi con il decreto Salva-Banche La Banca Popolare di Lodi di Giampiero Fiorani
 Soci e/o azionisti coinvolti 60.000 per circa 300.000.000 di euro 3.000 circa 
Buco complessivo   Passivo di 526 milioni di euro + 2,8 miliardi di crediti deteriorati 13.000.000 di euro circa
Situazione nel recente passato  - Nel 2012 era stato rimborsato un controvalore di circa il 40%  
Situazione attuale  I 145 milioni di euro in mano ai piccoli risparmiatori sono evaporati La Lega dice di aver restituito (attraverso i rimborsi elettorali?) il 70% 

 

Per storia e tradizione la Banca Etruria ha un impatto molto maggiore rispetto alla pagliacciata della banca padana ("libera da Roma ladrona) e infatti i numeri sono decisamente più alti.

Decorre il decennale dell'intercettazione di Fassino "Finalmente abbiamo una banca?" e i risultati delle banche in mano alla politica sono sotto gli occhi di tutti. Così come il bilancio dello Stato, che non è ancora ufficialmente fallito solo per merito ai tanti italiani di buona volontà che si fanno il mazzo per tappare le falle provocate dal "sistema".


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