Scacco matto
Con quattro mosse in meno di 24 ore Beppe Grillo ha impresso un'accelerazione straordinaria al processo di rinnovamento della politica italiana.
La prima quando ha pubblicato sul suo blog la richiesta di rinuncia ai rimborsi elettorali che Bersani dovrebbe sottoscrivere per poter ambire a non prendersi il suo "vaffanculo" quotidiano.
La seconda è stata assestata dai portavoce alla Camera e al Senato, che hanno affermato di essere favorevoli ad un eventuale richiesta d'arresto per Berlusconi e all'applicazione della legge che renderebbe lo stesso Cavaliere ineleggibile in quanto concessionario delle frequenze televisive.
La terza è una bordata al solito Berlusconi, consigliato di andare a morire latitante al caldo come Craxi in un luogo pieno di Ruby e senza questuanti rompicoglioni da pagare quotidianamente come Ghedini, Longo e le sue amanti.
La quarta è l'endorsement ufficiale alla Boccassini e ai pm di Milano e Napoli. D'altronde l'immagine di Scilipoti vestito da Al Capone che protesta assieme a donne dalla morale discutibile, Gasparri, Cicchitto, Galan, Fitto, Verdini, Alfano in favore della giustizia sotto la gigantografia di Falcone e Borsellino è una visione che solo nel Pd non ha causato lacrimazioni e risate isteriche.
Quattro mosse che regalano lo scacco matto al Movimento e che il Pd e i suoi antenati non sono mai riusciti a fare in 20 anni. Quattro mosse che portano il M5S su un altro piano rispetto alle stantie formule politichesi di Bersani, dei pontieri, di Letta, di D'Alema. Impossibile per loro anche assolvere con decenza al ruolo di follower. L'unico momento in cui le distanze potrebbero accorciarsi? Mentre i grillini li doppiano.
La cosa più divertente è che il Parlamento non ha ancora esordito. Allora sì che ci sarà da divertirsi.
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