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308 voti alla Camera: Berlusconi si dimise nel 2011, Renzi manomette la Costituzione

 |  redazione sconfini

Nel novembre 2011, l'allora maggioranza che sosteneva il governo Berlusconi si fermò a 308 alla Camera mancando la maggioranza assoluta di 316 deputati, sull'approvazione del Rendiconto dello Stato.

Erano i tempi dello spread impazzito, di Monti imposto dalla BCE prima come senatore a vita e pochi giorni dopo l'evento sopraccitato come capo di un governo sostenuto da una maggioranza amplissima quanto raccogliticcia. Protagonista di questa allucinante svolta antidemocratica Napolitano. Si badi che nonostante il deludente esito dei 308 favorevoli la Camera approvò ugualmente il Rendiconto e Berlusconi non fu mai sfiduciato formalmente. Tuttavia poche ore dopo si dimise spalancando le porte al sanguinario Monti e alla prestanome della Troika Elsa Fornero i cui incalcolabili danni li porteremo avanti per una generazione o forse più.

renziscuolaNaturalmente Berlusconi e il suo circo antropomorfo non mancano affatto all'Italia e alla salubrità delle Istituzioni.

Tuttavia è bene ricordare che in questi giorni, il sempre più inquietante Renzi, ha portato avanti il suo golpe notturno durante il Festival di Sanremo nel tentativo di modificare la Costituzione in chiave ceauseschiana. Ebbene: indovinate alla Camera quanti voti ha raccolto il Nostro? 308!

Ora la domanda è: perché Berlusconi nel 2011 a quota 308 ci sollevò dalla sua presenza motivando il tutto come l'assenza di una chiara maggioranza in un ramo del Parlamento e Renzi con lo stesso numero di voti manomette la Costituzione e la stampa fa finta di brindare a un successo plebiscitario?

Delle due l'una: o ci prendevano per il culo 3 anni e mezzo fa o ci prendono per il culo oggi.

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