Cos’è la salute?
Sapresti rispondere a questa semplice domanda senza usare le parole malattia, medicina, medico? Non ti preoccupare se non sai rispondere, perché sei in grande compagnia. Se poi vai a consultare dizionari, enciclopedie o internet, allora ti può anche prendere uno sconforto perché le spiegazioni che trovi sono sempre superficiali o facilone. La migliore spiegazione che ho trovato per la parola malattia è: perturbazione del funzionamento armonico di un organismo vivente.
La salute è l’armonia di un organismo, quindi possiamo immaginare il nostro corpo come una grandiosa orchestra di più di mille elementi. Supponiamo che un elemento dell’ultima fila stoni: il direttore d’orchestra (il cervello) non se ne accorge perché ancora alle prime armi, e la musica prosegue; il vicino di fila, però, viene condizionato e a sua volta stecca, e così avanti sino a che il direttore, anche se duro d’orecchio, se ne accorge e corre ai ripari.
La perdita della salute inizia alla prima nota stonata, solo che nessuno ci ha insegnato ad ascoltare l’armonia e le stonature che sono in noi; e se le sentiamo, non sappiamo come agire per correggerle il più velocemente possibile senza che il problema dilaghi.
Nessuno ci ha insegnato ad ascoltare, capire, dialogare con il proprio corpo, che è un chiacchierone ed il medico lo sente solo quando urla. Non esistono strumenti od orecchie che possano competere con i nostri sensi. Un piccolissimo esempio di dialogo tra noi e il nostro corpo è una carezza, oppure un massaggio su una zona dolorante. Se impariamo ad ascoltarci aiuteremo il nostro medico a curarci in modo appropriato e veloce.
La salute non è una scienza, è uno stato astratto non ben definito dalla nostra cultura. I medici hanno emarginato lo studio e l’insegnamento della conservazione tramite la prevenzione della salute. Così facendo, senza volerlo, hanno agevolato il radicarsi di pratiche terapeutiche e filosofiche di provenienza prevalentemente orientale.
E di questo io sono contento, perché intravedo in un prossimo futuro la fusione delle due filosofie. Vedo già, con un po’ di fantasia, il matrimonio tra il digitale e l’analogico, come l’unione di un uomo e di una donna (accoppiata vincente).
Se per qualcuno ho appena fatto un’affermazione un po’ azzardata o incredibile, vi assicuro che non mi è difficile dimostrare che se non il matrimonio ma il fidanzamento è già stato fatto dieci anni fa, e consumato tre anni fa con la produzione dell’apparecchiatura di biorisonanza magnetica cellulare domiciliare.
Nel 1994, basandosi sugli studi effettuati da vari fisici di fama internazionale, in una nota università tedesca fu creata la prima apparecchiatura analogica chiamata “sistema di risonanza magnetica”; l’anno successivo venne commercializzata con notevole successo. Dopo sette anni di studi, sempre ad alto livello, sono riusciti nell’intento di gestire con un’apparecchiatura digitale un’idea analogica millenaria, riducendo notevolmente i già pochi effetti collaterali e migliorando in modo più selettivo le azioni terapeutiche già collaudate da migliaia di pazienti ed atleti.
Questa terapia è riconosciuta dai massimi organi medici mondiali.
Bene, cari lettori, ora vi faccio un’altra domanda: quali sono le cose indispensabili alla vita, intese come gruppi (ad esempio aria) e non come entità singole (azoto, ossigeno)?
Io dico:
1 - ARIA
2 - ACQUA
3 - NUTRIENTI E OLIGOELEMENTI
4 - ELETTROMAGNETISMO
Siete d’accordo? C’è qualche errore? Se proprio non c’è un errore, però ci sono delle imperfezioni. Innanzitutto, se sono tutti gruppi indispensabili, non è giustificata la numerazione perché sono ugualmente importanti… Ma un senso logico c’è. La mancanza di uno di questi gruppi è più velocemente letale seguendo l’ordine in cui sono stati messi: infatti, la mancanza d’aria è letale dopo pochi minuti, la mancanza d’acqua dopo pochi giorni, la mancanza di alimenti dopo circa un mese, e… ecco l’errore! Il quarto punto “L’ELETTROMAGNETISMO” avrei dovuto metterlo al terzo posto perché sicuramente la sua mancanza ti uccide prima di un mese.
Già sento i commenti di qualcuno di voi… Come faccio a non assorbire l’elettromagnetismo se è tutto intorno a noi? La mia risposta potrebbe essere spiritosa, e quindi del tipo “se vuoi suicidarti, ci sono sistemi migliori”; oppure molto tecnica, scomodando la NASA o il premio nobel per la fisica prof. Heisenberg o il famoso fisico russo Popp.
Ma non ho più lo spazio sufficiente per addentrarmi in questo argomento… come anche in altri: alimentazione, fitoterapia, massaggi, riflessologia, iridiologia, yoga, agopuntura, magnetoterapia e risonanza magnetica, sindromi psicosomatiche da stress, respirazione, postura. Ognuno di questi argomenti merita almeno una pagina, e quindi concludiamo con il più classico dei saluti: salute e serenità.
E.A.