Urine: i componenti patologici
L’esame delle urine permette di valutare molti parametri che possono essere indicativi di anomalie e patologie in corso. Il campo d’indagine è vasto e complesso e molte delle analisi eseguite danno indicazioni non solo sulle disfunzioni renali, ma anche su altre quali il diabete, alcune patologie del fegato, infezioni o infiammazioni. Teniamo però presente che attualmente questo esame è secondario e che tranne per alcune voci la sua importanza diagnostica è soltanto orientativa e ha più valore come un rapido e generico screening.
Nell’esame macroscopico o chimico-fisico dell’urina viene compresa anche la ricerca di componenti patologici ovvero dei valori di sostanze che in condizioni normali dovrebbero essere assenti nell’urina o presenti in quantità minime; invece, la loro presenza o un valore superiore al limite ammesso permette di sospettare o diagnosticare uno stato patologico. Questi componenti sono le proteine (proteinuria), i chetoni (chetonuria), la bilirubina, i pigmenti biliari (urobilinogeno e urobilina), i nitriti.
> Proteine
I reni non dovrebbero lasciare passare le proteine nell’urina (vengono bloccate prima) in quanto sono sostanze molto importanti per l’organismo. A volte sono presenti in quantità minime e non patologiche e comunque in quantità inferiore a 150 mg nelle urine delle 24 ore.
> Chetoni
Sono dei composti chimici formati dalla degradazione di altre sostanze (acidi grassi) e ciò succede quando l’organismo è carente di zuccheri e utilizza gli acidi grassi come fonte di energia. Normalmente i chetoni non devono essere presenti nell’urina.
> Bilirubina
È una sostanza di colore giallo-rosso che viene prodotta dalla scissione dell’emoglobina, pigmento rosso presente nei globuli rossi del sangue. Conferisce il normale colore scuro alle feci: è il principale pigmento presente nella bile. In presenza di quantità patologiche di bilirubina le urine assumono color marsala. Normalmente non deve essere presente nell’urina.
> Pigmenti biliari
L’urobilina e l’urobilinogeno sono prodotti di trasformazione, per mezzo dei batteri intestinali, della bilirubina (pigmento contenuto nella bile dell’uomo). Normalmente queste due sostanze sono presenti nelle urine in piccolissima quantità (0,5-2,5 mg nelle urine raccolte nell’arco delle 24 ore) conferendole il caratteristico color oro più o meno intenso. Un’assenza totale di pigmenti biliari si osserva negli itteri ostruttivi completi.
> Nitriti
La presenza di nitriti nelle urine è indice di infezioni delle vie urinarie. Il test si basa sulla capacità di alcuni batteri di ridurre i nitrati a nitriti. La positività è indice di batteriuria (Escherichia coli, Proteus, Klebsiella, Pseudomonas, Stafilococco, Enterococco). La negatività non esclude un’infezione (potrebbe essere possibile un’infezione da germi che non riducono i nitrati a nitriti).
I.Z.