Soffocati dalla madre. Forse non esiste una morte peggiore per un bambino, e in molti non possono neppure immaginare che possa accadere, eppure un dramma familiare di questo tenore è veramente successo, a Sesana in Slovenia a pochissimi chilometri da Trieste. Una vicenda che ricorda molto da vicino il drammatico episodio di Cogne, dove nel 2001, Annamaria Franzoni ha ucciso - almeno così sembra dopo il primo processo - il figlioletto Samuele in preda a un raptus di follia.
Nel caso Sloveno, dall'altra parte delle Alpi, non ci sarà bisogno di grandi processi e non ci saranno probabilmente colpi di scena: la madre, al momento rinchiusa e piantonata in un ospedale psichiatrico, ha ucciso, soffocandoli, i suoi due figli. La donna, di 35 anni, Kristina Mislej viveva un periodo di forte depressione dopo la perdita del lavoro (svolgeva l'attività di estetista in Italia, a Opicina, una frazione di Trieste) e la recente separazione dal marito. Secondo alcuni abusava di alcol nell'ultimo periodo. Le due vittime, sono Mitja di 4 e Ema di soli 2 anni.
Dopo il delitto la donna, poco dopo la mezzanotte, ha telefonato al padre, un medico in pensione dicendo: "Leggo le favole ai piccoli, ma loro non respirano". Intuita la gravità della situazione l'uomo si è precipiato nell'appartamento della figlia, in uno stabile anni '70 della Jugoslavia comunista titina, e ha inutilmente tentato di rianimare i bambini.
Disperato il padre, Edward Gorup, cameriere che aveva vanamente tentato di ottenere in tribunale l'affido congiunto della prole. Davanti al portone dello stabile due lumini, alle finestre bandiere della Slovenia a mezzasta e listate a lutto. Nell'asilo frequentato dai due bambini tante domande difficili cui dare una risposta.