Primi effetti disastrosi della norma che impone i medici di denunciare i clandestini. Rischio epidemia Tbc a Bari
Due settimane fa, una prostituta di 25 anni di origine nigeriana, Joy Johnson, per paura di venire denunciata dai medici a causa della nuova norma inserita nel "decreto sicurezza", è morta per collasso polmonare a causa della tubercolosi. Da più parti, incluse le associazioni di medici e chirurghi, erano piovute critiche pesantissime a questa norma che - oltre ad essere chiaramente razzista - fa aumentare esponenzialmente il rischio di epidemie.
I medici obbligati a denunciare la presenza di stranieri irregolari (ma la stragrande maggioranza non lo farà) dalla norma, e gli immigrati terrorizzati dall'idea di essere espulsi sono una combinazione infelice e pericolosa. La testimonianza è data dai test effettuati a Bari tra gli ospiti e i dipendenti del Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Palese entrati a contatto con la Johnson: oltre alla positività dell'interprete della Questura venuta a contatto nelle settimane precedenti con la nigeriana, sui primi 870 immigrati e 180 dipendenti del Centro di accoglienza si registrano il 50% degli esaminati positivi al test.
Epidemia di Tbc a Bari? Da più parti si ammorbidiscono i toni della notizia, ma chissà da quante altre parti d'Italia si dovranno effettuare test, radiografie, prelievi del sangue a chissà quante decine di migliaia di italiani e stranieri verranno a contatto con le future vittime di questa norma?
«La ragazza nigeriana poi stroncata dalla Tbc era risultata positiva nel corso di un controllo poche settimane prima della morte» spiega il prefetto Carlo Schilardi. «La sua fuga (a causa della paura di essere denunciata ndr) ha impedito di approfondire la diagnosi e curarla: un caso limite che non deve ripetersi, a costo di richiedere l'eventuale intervento dell'autorità giudiziaria».
Da oggi partiranno nel Cara le radiografie al torace su tutti i richiedenti asilo presenti nella struttura, grazie a un mezzo mobile in dotazione alla Asl, mentre il personale della questura potrà recarsi nel centro di pneumotisiologia territoriale.
I test sono stati estesi anche ad altri agenti, soccorritori e interpreti che hanno avuto contatti con la ragazza. Per fortuna la Tbc anche conclamata è curabile, ma sono molte le malattie più gravi che potrebbero sfuggire di mano. E intanto, in virtù di una norma assurda e probabilmente incostituzionale, vengono sprecati migliaia di euro per controlli, test e radiografie che si potevano benissimo evitare.
Tanto per non dimenticare, ricordiamo l'Art. 32 della nostra Costituzione, il punto di riferimento per gli organi legislativi, che purtroppo però sempre di più viene svlutata e calpestata proprio da chi la dovrebbe tutelare e osservare.
Art.32 della Costituzione Italiana
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Quanto erano saggi i padri della Costituzione, quanto più seria era la politica di 60 anni fa.