Rutelli con Casini. Il Pd verso la scissione
Neppure finito lo champagne stappato per brindare alla vittoria (di Pirro) alle primarie del Partito Democratico, che il povero Bersani deve già fare i conti con la scissione dei centristi moderati e dei teocon. "Con Casini, ma non subito e non da solo" questa la minaccia (o promessa?) che Francesco "El Cicoria" Rutelli ha rilasciato a Bruno Vespa commentando la vittoria di Bersani per la segreteria del Pd.
"Mentre Berlusconi detta l'agenda al paese, nel nostro campo da un lato i moderati sono sempre più attratti da Casini e dall'altro guardano a Di Pietro, che batte solo su un punto Berlusconi è un mascalzone, e se incontra sulla propria strada il presidente della Repubblica, non risparmia neppure lui. Per riparare, il Pd si sbilancia a sinistra, e così peggiora la situazione, e si isola" dice Rutelli a Vespa. Il Pd che si sbilancia a sinistra non piace alle parrocchie e così il centrismo riacquista forza in un'Italia che a larghi strati sente il bisogno di moderazione dopo le tempeste mediatiche e a-politiche degli ultimi mesi.
Se a queste grandi manovre si sommano le forti tensioni che nel centrodestra si registrano sul caso Tremonti e le barricate della Lega a difesa del ministro e a favore delle candidature leghiste in Piemonte e Veneto il risultato è chiaro: siamo probabilmente a un passo dalle elezioni anticipate.