Il conto alla rovescia è cominciato
Che strascichi porterà nella vita politica italiana lo Spatuzza Day? E' certamente presto per dirlo poiché la potenza deflagrante delle parole dell'ex uomo di Cosa Nostra, che oggi si dice pentito, potrebbero sortire i loro effetti più in là. In effetti, Spatuzza ha avuto la forza e il coraggio di confermare davanti ai giudici tutto ciò che aveva già affermato davanti i pm nel corso dei suoi ultimi interrogatori e che noi abbiamo riportato già due settimane fa.
Ovviamente è iniziato da subito lo stillicidio di dichiarazioni obbligate da parte degli uomini vicini al governo che ripetono solidamente la strategia difensiva a copertura delle (presunte) responsabilità di Berlusconi e Dell'Utri nelle stragi del '92 e del '93: "Spatuzza è un pluriomicida che ha sciolto un bambino nell'acido", "Non può essere preso sul serio dai giudici un assassino efferato", "A distanza di 15 anni la testimonianza non è credibile", "Non ho mai conosciuto i fratelli Graviano" e così via. Tutto secondo la procedura.
Spatuzza è stato ascoltato nell'alveo del processo Dell'Utri ma c'è un altro atto che probabilmente dovrà essere compiuto dalle procure che stanno indagando su altri fronti, cioè quelli delle stragi: l'iscrizione nel registro degli indagati del premier Silvio Berlusconi forse con l'accusa di concorso in strage o di concorso esterno in associazione mafiosa. Il passo diventerà pressoché obbligato se le parole di Spatuzza saranno ritenute credibili e veritiere dai giudici.
L'aver deciso di interrompere l'interrogatorio e di farlo riprendere l'11 dicembre da Palermo con i fratelli Graviano in video conferenza è un chiaro segnale: "questo Spatuzza potrebbe aver detto un sacco di stupidaggini solo per entrare nel programma dei pentiti, ma potrebbe anche essere vero che dietro alle stragi del '92 e del '93 ci fossero dietro Berlusconi e Dell'Utri e questa conferma la possono dare solo i fratelli Graviano". Finora i due si sono dimostrati un po' più criptici nel rispondere alle domande, ma non c'è ombra di dubbio che il peso delle loro parole potrebbe essere ancora più pesante di quelle, già ingombranti come macigni, di Spatuzza.
La "bomba atomica" però scoppierà solo se i Graviano porteranno riscontri sufficienti a dimostrare la pericolosa liason di vecchia data con Berlusconi e Dell'Utri. Il contro alla rovescia è cominciato.
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