Un reato al giorno toglie il pm di torno
E veramente impressionante l'escalation di presunti reati di cui il premier Berlusconi si sta macchiando in queste ultimissime settimane.
Nell'ultimo anno, accanto a reati classici come la corruzione di testimone (Mills), corruzione di giudici (Lodo Mondadori), evasione fiscale (Mediatrade) si sono aggiunte ipotesi di reato ancora più spregevoli come lo sfruttamento della prostituzione (anche minorile, Ruby) e la concussione (telefonata in Polizia, per liberare Ruby). Poi c'è sempre in piedi quella fumosa storia delle stragi del '93 che vede Berlusconi indagato con Dell'Utri nel silenzio dei media. Bazzecole insomma.
Nelle ultimissime settimane però, è venuto fuori che il nostro premier ("il migliore degli ultimi 150 anni") anziché pensare al bene del Paese concordava in migliaia di telefonate misure e specialità di zoccole presso un pappone barese ora in galera, regalava allo stato di Panama navi da guerra pagate coi soldi dei cittadini italiani e finiva vittima di un'estorsione che non ha denunciato. Ma non basta: anziché denunciare l'estorsore, il nostro premier decide di pagare cifre astronomiche per mettere a tacere il noto pappone. Come? In nero, of course. Violando probabilmente così le più elementari norme antiriciclaggio da lui stesso approvate.
Ma non finisce qui. Perché proprio oggi si viene a sapere di un altra presunta azione poco decente del nostro luminoso capo del governo: il "favoreggiamento di un indagato" (che ora infatti è latitante) che non è reato, ma solo uno squallore. Pare infatti che sia stato proprio Berlusconi a consigliare pochi giorni fa a Lavitola di rimanere all'estero e di non presentarsi ai giudici.
Prima che il nostro mister B. completi il suo impareggiabile curriculum da delinquente macchiandosi degli ultimi reati che gli restano da commettere come lo stalking, lo spaccio di marjuana, il furto in supermercato e l'abigeato sarebbe il caso che qualcuno lo fermi.
La commissione del World Guinness Record si sta spostando dai carceri di massima sicurezza texani per conferire l'ambita medaglia di delinquente seriale al Presidente del Consiglio italiano.
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foto: la Rete