I 91 milioni dei rimborsi elettorali ai terremotati? Ci avete creduto? Sbagliavate
Scossi dal vigore dell'antipolitica (cioè dal Movimento 5 Stelle, che però non riescono a pronunciare manco fosse l'Innominabile di manzoniana memoria o Lord Voldemort di Harry Potter), dopo il terremoto in Emilia i partiti a una sola voce avevano dichiarato di voler destinare alle popolazioni colpite la tranche da 91 milioni di euro a loro destinati quale "rimborso spese".
Tutti contenti e tutti convinti. Il 24 maggio viene approvato il disegno di legge n.3321 della Camera dei Deputati che all'articolo 16 prevede che "i risparmi derivati dall'attuazione dell'articolo 1 negli anni 2012 e 2013" (cioè il dimezzamento dei rimborsi elettorali pari a 91 milioni nel 2012 e a 69 nel 2013 per un totale di 160 milioni) venissero destinati ai terremotati "colpiti da calamità naturali a partire dal I gennaio 2009". Quindi anche i terremotati dell'Aquila avrebbero trovato giovamento da questo disegno di legge, qualora fosse stato convertito in tempo in legge, ovvero se anche il Senato avesse approvato la legge senza modifiche. Peccato che al Senato, dal 20 giugno (giorno in cui è stato trasmesso il disegno di legge a Palazzo Madama), gli indaffaratissimi senatori della Commissione Affari Istituzionali capitanati da Carlo Vizzini (Pdl) non abbiano ancora trovato il tempo di esaminare i 200 emendamenti e prendere in mano il testo.
Testo che, guarda caso, non prevede l'immediata entrata in vigore del testo bensì i canonici 15 giorni per la pubblicazione in G.U. più altri 15 necessari al Tesoro per stornare i fondi. Peccato che il 31 luglio sia previsto l'accreditamento dei rimborsi sui ricchi conti corrente dei partiti.
Quindi esattamente dalla mezzanotte di oggi, 3 luglio 2012, i sostituti di Lusi e Belsito e gli storici tesorieri ancora a piede libero possono essere certi di contare su altri 91 milioni di euro da godersi alla faccia dei terremotati. A meno che una norma ad hoc imposta dal Governo non eviti lo scippo ai danni delle popolazioni colpite dai sismi che hanno sconvolto Abruzzo ed Emilia. Naturalmente però il Governo non ha intenzione di inimicarsi le cricche che imperversano nei partiti e così hanno rigettato la patata bollente alla Commissione di Vizzini.
Ma state tranquilli e fidatevi del Pd di Antonio Misiani: "I nostri 29 milioni li daremo ai terremotati in ogni caso". Già ce lo vediamo D'Alema, sorridente quanto uno sventurato con l'ortica nelle mutande, con l'assegno gigante da consegnare alla plebaglia.
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fonte immagine: altocasertano.wordpress.com