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Berlusconi, marzo 2010: "sconfiggeremo il cancro entro tre anni". Quanto manca?

 |  Redazione Sconfini

Sta arrivando la primavera e con essa un bel po' di ricorrenze: la Pasqua, le pulizie in casa, le uova, i coniglietti, le Palme, la via Crucis, le prime scampagnate all'aria aperta, le zecche nei boschi ecc.

E' anche tempo però di testare sulla lunga distanza un po' di promesse che il sempre più amato leader mondiale della corruzione ha fatto quasi esattamente 3 anni fa. Era il 20 marzo del 2010, il governo Berlusconi era insediato da meno di due anni e godeva di una maggioranza bulgara alla Camera come al Senato. Tuttavia tra scudi fiscali, leggi vergogna, leggi ad personam, lodo Alfano, legge ammazza processi, prescrizione breve, processo lungo, scandali a ripetizione, l'azione del governo era già sotto attacco da molti fronti. Poche settimane dopo, inoltre, si consumerà lo strappo tra Berlusconi e Fini che segnerà l'inizio della fine di un politico e la tomba del secondo.

In una manifestazione (clicca per vedere il video) denominata sobriamente e sinteticamente "L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio". che doveva raccogliere in piazza San Giovanni a Roma 1 milione di persone ma che in realtà portò in piazza poche decine di migliaia in buona parte pagate a cottimo, il re della promessa elettorale ne aveva inventata una così indecente da far impallidire la promessa del rimborso Imu in contanti: "In questi tre anni, forti di un pieno mandato dagli italiani, decisivi per quella rivoluzione liberale che abbiamo promesso agli italiani, vogliamo anche vincere il cancro che colpisce ogni anno 250mila italiani e che riguarda quasi due milioni di nostri cittadini".

Sia chiaro: se non ce l'ha fatta non è per colpa sua. Lui ci ha provato in tutti i modi, ha richiamato i migliori cervelli da tutto il mondo, ha inondato di denaro la ricerca, ha potenziato i laboratori in tutta Italia. Purtroppo però per colpa di Fini, dei No Tav e dei comunisti annidati negli ospedali che sabotavano gli esperimenti delle raffinate menti mediche berlusconiane anche nel paese che ha avuto la fortuna di godere della rivoluzione liberare dell'anziano cliente di meretrici spesso minorenni si continua a morire di cancro.

Peccato, era una promessa elettorale molto credibile, sostenuta da valide argomentazioni scientifiche. Qualcuno ovviamente ci ha creduto lo stesso (oggi sappiamo che si tratta di circa un italiano su quattro), peccato che i suoi elettori difettino di memoria e nessuno si ricordi di questa impegnativa e solenne promessa. A dir la verità ha ancora 19 giorni per farcela ma nonostante l'immensa fiducia che si può accordare a un uomo che peraltro a sempre rispettato la parola data, iniziamo a nutrire qualche legittimo dubbio questa volta.

Forse però si può anche pensare di aver travisato. Per Berlusconi "mafioso" si dice "eroe", Dell'Utri è un amico da cui puoi comprare ville a prezzo maggiorato, Balotelli è una mela marcia, Palazzo Grazioli è diventato sinonimo di casa chiusa, De Gregorio è un consulente politico da pagare a botte di migliaia di banconote da 500 euro senza fattura, Obama è un abbronzato, la P2 non esiste, Putin è un campione di democrazia. Quindi cancro significa giustizia.

Ecco, "entro 3 anni sconfiggeremo la giustizia". I tempi sono giusti, ecco il perché della manifestazione anti-toghe indetta dal Pdl per il 23 marzo.

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