I partiti della Seconda Repubblica stanno facendo la fine dei 10 piccoli indiani
Come nel romanzo giallo Dieci piccoli indiani, anche i partiti che hanno segnato la storia della disgraziata Seconda Repubblica ci stanno abbandonando.
Nel capolavoro di Agatha Christie, 10 personaggi ritrovatisi su un'isola da cui non potevano scappare venivano uccisi uno alla volta dalla mano di un killer.
In principio fu il suicidio di Alleanza Nazionale, scioltasi nella diarrea pidiellina quando ancora aveva una percentuale di consenso a due cifre. Sembrava un fuoco di paglia, invece era l'inizio della fine di un'epoca.
Poco prima delle elezioni arrivò la dipartita dell'Italia dei Valori. Poco dopo le elezioni fu il turno dell'Udc con sommo rammarico di Casini e di Fli.
Tutti partiti e relativo codazzo di segretari, presidenti, leccapiedi, che hanno segnato profondamente l'ultimo decennio politico sono letteralmente scomparsi dalla scena.
E' questione di pochi mesi e poi sarà il turno della Lega Nord che senza la sua testa d'ariete Bossi è destinata alla consunzione.
Ne resteranno a breve (al netto del nuovo M5S) solo due: il Pd e il Pdl.
Uno dei due è l'assassino. Quello che ha inoculato il mortale virus Renzi nel corpo dell'altro.
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