Vicini di casa rumorosi
Il mio appartamento si affaccia su una grande corte interna. Le poche ore che sto in casa sono costantemente disturbata dalle discussioni dei vicini che non conosco. Come non giudicare quelle persone? Come non pensare che la discussione potrebbe trascendere? (Bruna)
Mi sto chiedendo, grazie al suo intervento, se non fosse più interessante mettere a confronto le proprie opinioni piuttosto che rinunciare ad un possibile dialogo perdendo quindi l’interesse alle relazioni. Va detto che molto spesso nei condomini le persone non si conoscono e di conseguenza non si scambiano informazioni. Ognuno chiuso nella sua realtà crea il giudizio sul quale costruisce l’identità dell’altro… magari senza cogliere la vera essenza. Personalmente sono favorevole al dibattito, anche animato (può succedere che i toni si alterino), sempre che vi sia il rispetto delle opinioni: in linea generale ben venga dunque un sano confronto.
Giochiamo per un attimo: provi ad immaginare se dovesse accadere a lei. Se ho ben capito lei vive da sola in un grande condominio, è fuori tutto il giorno e rientra verso le 19. Provi ad immaginare di vivere con due o tre figli, possiamo aggiungere che sono adolescenti, con loro è risaputo che è raro che non si creino motivi di contrasto ed è improbabile pensare di risolvere queste situazioni sussurrando. Provi ad immaginare se dovesse accadere a lei… ad esempio potrebbe cogliere l’occasione per scambiare due parole con il vicino, spiegando che ha avuto uno scambio di opinioni all’interno del quale i toni erano alterati: ciò potrebbe ad esempio aprire un dialogo relativo ad una situazione analoga.
Nel suo caso reale, porsi con un atteggiamento di apertura nei confronti dei condomini in modo da favorire un possibile dialogo potrebbe essere un buon inizio.
A proposito di cani…
Desideravo confrontarmi sull’opportunità di regalare alla mia mamma, che è una persona anziana, un cagnolino. (Anita ’50)
Ogni giorno devo constatare che alcuni marciapiedi della nostra città vengono giornalmente bombardati dalle feci di cani. Io schivo, ma di là passano persone anziane, mamme con i passeggini… Ho sempre avuto cani nella mia vita e da sempre raccolgo le feci. Chi giornalmente è testimone di queste scene di maleducazione odia i cani, ma io credo che bisogna rieducare chi sta al di là del guinzaglio. (Giuseppe)
Ringrazio Giuseppe che ha voluto evidenziare questo malcostume e mi unisco al suo appello tendente a sottolineare l’importanza di educare il conduttore del cane a lasciare il marciapiedi come lo trova inducendolo a fare un’azione di pulizia che è semplice, veloce e rispettosa anche nei confronti del suo stesso cane.
Anche per rispondere ad Anita, desidero soffermarmi un attimo sulla valenza che ha il nostro rapporto con gli animali. È importante ricordare che gli animali da compagnia non solo danno affetto ed amicizia, sono degli esseri di cui bisogna avere cura e con i quali giocare e divertirsi. Tengono occupate le persone sole, incoraggiano l’esercizio fisico, danno una sensazione di sicurezza. Prendersi cura di un animale domestico è utile per il benessere emotivo e fisico, a qualunque età e stato di salute. Il semplice parlargli ed accarezzarlo, riduce lo stato di stress di una persona. La pet therapy aiuta anche le persone anziane rimaste sole ad uscire dal circolo vizioso prodotto dall’isolamento perché si ritrova riscontro al proprio bisogno di affetto ed amicizia.
La presenza di un animale offre la possibilità di fare una carezza o un sorriso che sono di giovamento in primis a chi lo fa. Condividere così il proprio tempo, favorisce un argomento di conversazione rompendo la monotonia della giornata. Per chi è a sua volta oggetto di cura, occuparsi a sua volta di un altro essere è benefico. In senso ampio tutti gli animali ci trasmettono allegria e fungono da stimolo e da distrazione dalla sofferenza e dalla solitudine, sia che ci si trovi in casa o in una struttura ospedaliera o di ricovero.
Riassumendo, questi dolci animali possono farci rilassare aiutandoci così a ridurre lo stress, favorendo uno stile di vita più sano, sempre che ci si assuma la responsabilità di sottoporli ad appropriate analisi veterinarie, si osservino le misure igieniche fondamentali e ci si prenda cura di loro. Facciamo dunque in modo che i nostri animali da compagnia, e più specificatamente i cani (che escono dalle nostre case), siano un punto di contatto con la società e non di chiusura a seguito della mancanza di rispetto.