L'incredibile storia di Khadim. E delle leggi padane
A volte, come ovvio che sia, le leggi hanno delle implicazioni buffe o addirittura controproducenti. La strategia muscolare della Lega Nord e della sua legge che criminalizza le persone per il solo fatto di essere clandestine, però, dimostra la raffinatezza legislativa degli esponenti padani. Esemplificativa a tal proposito la storia di Khadim (fonte Corriere), un senegalese di 41 anni che vive in Italia da clandestino da 8 anni. Ha vissuto e lavorato per tutto questo tempo a Napoli senza essere messo in regola e quindi senza mai avere il permesso di soggiorno. Non ha mai commesso reati e ha tentato invano di costruirsi una vita sociale. Ma nonostante questo, Khadim viene raggiunto da diversi decreti di espulsione che portano alla condanna di sette mesi di reclusione, senza che lui ne sia mai venuto a conoscenza. Stufo di una vita da fantasma si è comprato di tasca sua un biglietto per Dakar deciso a tornarsene a casa.
Peccato che, essendo clandestino, per la padanissima legge contro l'immigrazione, Khadim può essere rimpatriato solo da espulso. A Fiumicino viene così arrestato (solo perché immigrato clandestino e perché non era rimpatriato "in tempo") e trasferito nel carcere di Civitavecchia per non aver ottemperato ad un'espulsione che non sapeva gli fosse stata affibiata ma che stava casualmente per eseguire volontariamente!
Risultato? Per 7 mesi resterà in carcere dove subirà il regolare processo al termine del quale sarà espulso. Peccato che nel frattempo Khadim vivrà alle spese dei cittadini onesti come lui per 7 mesi e poi tornerà in Senegal con un biglietto comprato dagli stessi denari dei cittadini onesti come lui.
Però ora sì che le strade di Napoli sono più sicure. Senza quel terrorista musulmano seminatore di odio e probabilmente criminale di Khadim...
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Nella foto un'immagine di Dakar (da Wikimedia Commons)