Primi esperimenti di censura cubano-iraniano-cinese in atto sul web italiano. Per ora niente di grave, ma sembra quasi un "allenamento" in vista delle future e più repressive forme di censura che interesseranno la rete italiana, come promesso dal ministro dell'Interno Roberto Maroni.
Solo fino a ieri, cercando delle immagini su google.it con parole chiave tipo: "Massimo Tartaglia", "Attentato a Berlusconi", Berlusconi ferito", Berlusconi aggredito" fioccavano nella ricerca decine, centinaia di immagini e fotogrammi del triste evento occorso in piazza del Duomo domenica scorsa.
E oggi? Niente! Tutto sparito. Per Google non esistono immagini dell'aggressore, dell'aggredito, dell'aggressione. Il fatto non è mai successo.
Sono invece presenti video e notizie sull'evento, quasi a dimostrare che è in atto una sorta di "esercizio" di censura, una sorta di prova generale. Alcuni dicono che ci vogliono mesi affinché Google metta le immagini sul motore di ricerca dedicato: ma come si spiega allora la presenza (per esempio) di questa immagine inserita sul web il giorno 7 dicembre, ovvero poche ore prima dell'attentato a Berlusconi?
Attendiamo delucidazioni tecniche plausibili e nel frattempo vi proponiamo alcuni screenshot:
Ricerca "attentato berlusconi"
Ricerca "massimo tartaglia"
Ricerca "Berlusconi ferito"
A questo triste tentativo censorio fa da contraltare un'ironico risultato: nelle immagini che vengono segnalate da Google (a parte un Prodi che non ci azzecca niente) troviamo la "vittima della violenza della sinistra" in due pose che ne testimoniano l'amore che prova per tutti gli italiani. In una si vede che fa le corna e in un'altra che fa il dito medio a fianco a una divertita Michela Vittoria Brambilla. Forse però era Marco Travaglio in ginocchio che faceva del pre-terrorismo, o forse Santoro con i capelli di plastica e due chili di cerone in faccia che preparava la strada all'attentatore "scomparso" Tartaglia.
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