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Raitre ai berluscones in 4 mosse

 |  Redazione Sconfini

raitreCome conquistare Raitre in 4 mosse. Potrebbe essere il titolo di un libro, di un manuale di moderna dittatura mediatica, ma invece altro non è che uno dei colpi di coda del regime berlusconiano. L'omologazione dei contenuti e dei protaginisti televisivi deve essere totale, l'informazione e la cultura completamente cancellate perché pericolose per il morente Governo (una volta si facevano i roghi di libri, oggi basta piazzare carrettate di mignotte in tv ma la sostanza non cambia) e così con la complicità di servi astuti e potenti (in questo caso Mauro Masi) piazzati in Rai proprio per questo e l'inedia del Partito Democratico, completamente scomparso dalla scena politica e dai pensieri degli italiani da quando ha antidemocraticamente deciso di non tesserare Beppe Grillo, Raitre e l'ultimo baluardo informativo non filoberlusconiano, cioè AnnoZero, stanno già cambiando fisionomia.

Gli italiani sono in gran parte incapaci di cogliere i motivi di alcune mosse che stanno bloccando o boicottando programmi sgraditi al Governo, ma è bene riassumerli per capire la strategia che sta dietro alle scelte "editoriali" di mamma Rai.

1. Togliere la tutela legale al programma giornalistico di inchiesta Report condotto da Milena Gabbanelli. Troppo crude le verità che settimanalmente scoperchiava: il popolino non deve sapere e così, non potendo direttamente chiudere il programma si toglie ai giornalisti che lo realizzano la tutela legale. Come potranno fare il loro lavoro sapendo poi di dover fronteggiare decine di querele e denunce semplicemente per aver raccontato i fatti? Impossibile! Ovviamente c'è un piccolo dettaglio da non dimenticare: REPORT NON HA MAI PERSO UNA SOLA CAUSA! Chiaro quindi il tentativo di Masi di mettere il bavaglio alla trasmissione.

2. Chiudere Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio. Troppi esponenti del centro sinistra invitati senza contraddittorio e una conduzione troppo "accomodante". Inoltre non vanno mica bene tutti quei registi, poeti, scrittori, romanzieri, artisti e musicisti: ma siamo matti? La cultura in televisione. E' troppo pericolosa, rischia di risvegliare le coscienze. E poi c'è quella Litizzetto, che con linguaggio magari troppo colorito riesce a fare un pizzico di satira prendendo in giro a destra (soprattutto, ma il materiale si presta più facilmente) e a sinistra.

3. Boicottare AnnoZero di Michele Santoro (siamo passati su RaiDue). Non potendo chiudere la trasmissione poiché più volte la magistratura ha obbligato la Rai a far andare in onda Santoro, prima ci si è inventati l'obbligo di una controreplica filoberlusconiana ai fatti raccontati da Marco Travaglio nel suo editoriale d'apertura e poi si è ricorsi ad un nuovo mezzo: boicottare gli spot. AnnoZero sta per partire e la Rai non manda in onda i video promozionali del programma. Roba da matti! Piccolezze di censori proni al potere da mettere sotto accusa pubblica (se solo il pubblico sapesse questi fatti). Ma il popolo del web ha già risposto a dovere: con un tam tam senza precedenti ha pubblicato gli spot su youtube e sono già stati visti da centinaia di migliaia di persone.

4. Sostituire senza un motivo professionale ma esclusivamente politico il direttore di rete degli ultimi 7 anni, Paolo Ruffini. Al suo posto un normalizzatore spacciato per superpartes, da molto tempo sponsorizzato dagli uomini Rai vicini al cavaliere: Giovanni Minoli. Quest'ultima è solo una voce, ma è diventata troppo insistente e visti i precedenti non è detto che non si raggiunga anche questo obiettivo.

Nel frattempo il Pd continua a tradire il popolo e a dimostrarsi una specie di balena spiaggiata che sta emettendo gli ultimi resipiri. Speriamo almeno in una morte rapida e indolore.


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