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L’Hotel Plaza di New York - Vivere in un’ “opera d’arte”

 |  Redazione Sconfini

Ci sono luoghi che assumono nel tempo una tale valenza simbolica, da divenire quasi leggendari.
In taluni casi basta citare il nome di quei luoghi per suscitare nell'immaginario collettivo reazioni ed associazioni di idee spontanee.

E proprio questo particolare fenomeno suscita in quasi ciascuno di noi il solo pronunciare o ascoltare il nome "Hotel Plaza" di New York. Molti avranno sentito nominare questo nome associato agli dèi del jet-set, all'aureo mondo del cinema, ma forse non molti sapranno realmente identificarlo.

 

Ebbene, questo famoso santuario del lusso, magniloquente incarnazione della grandeur all'americana, si staglia in tutti i suoi 19 piani, fino a 76 metri di altezza, lungo il confine meridionale del Central Park a Manhattan, sul limitare della Fifth Avenue.

Una parte della sua fama si deve probabilmente alla celebrità dei suoi proprietari, fin da quando venne inaugurato nel 1907 dopo che erano stati spesi circa $15 milioni dell'epoca per la sua costruzione. Nel 1988 venne riconosciuto "Patrimonio Storico Nazionale" da una commissione speciale, e risulta l'unico hotel a New York assieme al Waldorf-Astoria a potersi fregiare di questo riconoscimento.

 

Quello stesso anno l'immobile venne acquistato da Donald Trump per la somma di $ 407,5 milioni, ed il nuovo proprietario acquistò una pagina intera del The New York Times per commentare a questo proposito: "Non ho comprato un immobile, ma un'opera d'arte."

Qualche anno più tardi però il noto magnate in seguito al divorzio dalla moglie Ivana che aveva nominato Direttrice dell'hotel, "svendette" la struttura ad un prezzo notevolmente inferiore a quanto a suo tempo pagato... finché attraverso altre vicissitudini il Plaza fu rilevato dall'attuale proprietà.

Oggi, dopo una chiusura dettata da un costosissimo progetto di ristrutturazione, il Plaza risplende di un lusso rinnovato, che emana copioso da tutte le sue 282 suites e 152 appartamenti privati.

 

E su iniziativa della proprietà dalle opere di restauro sono state ricavate anche delle unità destinate alla vendita al pubblico. Ovviamente, dato che una simile opera d'arte non può che essere appannaggio solamente di pochi eletti, per garantirsi la proprietà di un angolo di paradiso a due passi dal Central Park dovrete sborsare non meno di $ 1.500.000 per un pied-a-terre da 44mq.

In cambio però potrete vivere fino a 3 mesi all'anno in un'opera d'arte e avrete a disposizione un servizio d'eccellenza in livrea e guanti bianchi per 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno!

E come omettere di dire che il super-attico è stato venduto per la somma record di $ 50.000.000?

Chi ha mai detto che l'arte si vendesse a buon mercato?

 

Alessandro Alessio

Gallery Real Estate International


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