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E anche le grandi menti della sinistra ce le siamo giocate

 |  Redazione Sconfini

Se quando esci sconfitto in una sfida uno contro uno dai la colpa a qualcun'altro che non è il tuo avversario c'è qualcosa che non va. Nella tua psiche in primo luogo, poi nei confronti del raziocinio dei tuoi interlocutori.

E invece, è esattamente quello che sta accadendo nei salotti buoni della sinistra "intellettuale" (con tutto il rispetto per gli intellettuali di un tempo) che riempie le pagine di Repubblica e la miriade di spalle, corsivi, commenti e blog del suo grande circuito informativo.

Un esempio per tutti, le recentissime elezioni regionali in Molise. Da una parte il candidato di centrodestra Michele Iorio, pluri-indagato per diversi reati, già alla terza elezione e quindi fuorilegge (le norme prevedono al massimo due mandati consecutivi da governatore). A lui va il merito di aver vinto la prima elezione senza scimmiottare Silvio Berlusconi ed epurandone il nome dei simboli e dalla lista.

Dall'altra parte il candidato di centrosinistra, Paolo Frattura. Una garanzia per i valori della sinistra: fondò Forza Italia, fu eletto al fianco del "nemico" Iorio nel 2001 e nel 2005, berlusconiano di ferro fino a questa estate. Poi il salto della quaglia, tanto per essere sicuri che continuassero a governare sempre i soliti. E il PD che fa? Lo candida contro Iorio.

Già questo basterebbe ad aprire le porte del manicomio ai dirigenti del centrosinistra molisano, ma ovviamente non basta.

Anche se fortemente indebolito rispetto alle ultime elezioni, Iorio riesce a vincere con uno scarto risibile anche questa tornata elettorale (46,9% contro 46,1%).

Ora deve scattare nel PD la caccia alle streghe, trovare un capro espiatorio per questa sconfitta così "inaspettata". Ed eccolo qui, perfettamente sintetizzato da Marco Bracconi in questo post, il motivo della sconfitta del centrosinistra: Beppe Grillo e il suo movimento 5 stelle.

Eh sì, perché secondo la teoria di questo illustre politologo senza il M5S (che ha raccolto un ottimo 5,6%) Iorio sarebbe stato sconfitto. Avete capito bene, i voti degli elettori del movimento 5 stelle sono in realtà di proprietà del PD, stando alla teoria di questi palloni gonfiati, non sono dei cittadini che di volta in volta scelgono quale Berlusconi votare: la bella copia dell'originale (il pluri-inquisito Iorio) o la copia sbiadita alla D'Alema (in questo caso Frattura).

Un teorema eversivo al limite del ridicolo ma soprattutto inconcepibile in ogni altra democrazia mondiale. Ma il nostro Bracconi non spara solo questa supercazzola, in poche righe condensa una quantità di falsità da far rizzare i capelli:

1. "Che il grillismo non sia esattamente la medicina per salvare il Paese è evidente a (quasi) tutte le menti ragionevoli.

Traduzione: i grillini sono matti.

2. "Il vaffanculismo ha replicato il capolavoro piemontese".

Traduzione: i grillini sono pure recidivi, già ci hanno fatto perdere in Piemonte, ora anche in Molise.

3. "E' inutile attaccare chi di fatto ha consentito la vittoria di un inquisito"

Traduzione: i grillini sono fiancheggiatori di Berlusconi. Lo dice uno di quelli che non ha fatto la legge sul conflitto di interessi quando ne ha avuto la possibilità (1996-2001 e 2006-2008), Franceschini.

4. Il Pd ha aperto varchi tanto piccoli quanto decisivi all'antipolitica.

Traduzione: i grillini sono ditruttivi (anti-polis) e hanno un seguito piccolo (quasi il 6% in Molise, partendo da 0%!!! Pensate la partigianeria e il livello del ragionamento).

5. I cinque o sei stelle campano sulla debolezza altrui.

Traduzione: storpiarne il nome, significa disprezzare l'avversario, che in questo caso è visto come un parassita che vive delle debolezze altrui e propone un vuoto politico.

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