Nel gran polverone non hai capito niente sul caso Quarto? Ecco 10 risposte inconfutabili
Che il sistema sia in difficoltà è un dato di fatto: l'ascesa nei sondaggi del Movimento 5 Stelle e della fiducia in Luigi Di Maio stavano mettendo il latte alle ginocchia ai renziani e alle lobby che lo sostengono.
Occorreva una scossa, qualcosa che mettesse sullo stesso piano i "marziani" pentastellati e i democratici, i cui esponenti politici arrestati, indagati e sotto processo è ormai incalcolabile avendo soppiantato ovunque in Italia i berlusconiani che una volta dominavano senza avversari questa poco invidiabile classifica. L'occasione propizia è stata quella di Quarto, il comune campano che da qualche mese era diventato il primo in regione a guida 5 Stelle.
Un territorio drammaticamente martoriato e infettato di camorra. Che è come tutte le organizzazioni criminali sempre alla ricerca di terreno fertile per infiltrare i suoi uomini o gli amici degli amici in politica, laddove si spartiscono soldi e si vincono appalti, si nominano dirigenti strapagati e si preparano bandi ad hoc. I media hanno avuto un ruolo determinante per far gonfiare a dismisura un caso assolutamente semplice da capire e da risolvere, portando i grillini sull'orlo di una crisi di nervi. Sono state dette un sacco di falsità, basandosi su ricostruzioni finte e manipolate e si è rimasti ben lontani dal comprendere i pochi passaggi semplici e inconfutabili della questione.
Ecco 10 risposte non smentibili che posso aiutarvi a spiegare alla povera signora Pina, teledipendente la situazione:
1) Che storia recente aveva il Comune di Quarto?
Il Comune ha un record poco invidiabile: è stato già sciolto due volte per infiltrazioni camorristiche. Nel giugno 2015 è diventato il primo comune campano del M5S.
2) Su chi aveva puntato la camorra nelle elezioni del 2015?
Aveva certamente puntato sul PD. Poi però a causa di irregolarità commesse dal Partito che non si è presentato alle elezioni ha dovuto cambiare strategia e come sempre accade ha puntato sul possibile cavallo vincente ovvero il Movimento 5 Stelle.
3) Come si è mossa quindi?
Ha puntato sull'elezione di Giovanni De Robbio (all'epoca nelle liste del Movimento 5 Stelle), che infatti sarà il consigliere comunale più votato.
4) Che è successo poi?
De Robbio è accusato di diversi reati e tra questi è indagato per voto di scambio e per tentata estorsione aggravata ai danni del sindaco del suo partito, Rosa Capuozzo.
5) Come si è comportata la Capuozzo?
Ha resistito e non è scesa a patti, ma non ha denunciato per tempo le minacce.
6) E il Movimento 5 Stelle cosa ha fatto?
Ha espulso De Robbio prima ancora che i magistrati iniziassero le indagini.
7) Cosa accade in casi simili nel PD?
Si insabbia tutto, si difende il politico indagato, si scende a patti e si fanno affari con organizzazioni criminali. Il tutto quasi sempre nel silenzio dei media. Mafia Capitale ne è l'esempio più luminoso, ma anche De Luca, il sistema Sesto, Monte dei Paschi di Siena, Banca Etruria ecc. non sono da meno.
8) Perché il direttorio del M5S è finito sotto accusa?
Il passaggio di un'intercettazione poi rivelatasi decontestualizzata sembrava indicare Di Maio come persona informata dei fatti ma che a sua volta non aveva denunciato alle autorità le pressioni indebite contro il sindaco Capuozzo.
9) E di cosa si parlava in quell'intercettazione?
Di un aumento sui gettoni di presenza ai consiglieri. Poi bocciato dai grillini.
10) Perché non si torna (almeno per ora) a elezioni?
Perché pur essendo stata espulsa dal Movimento per ragioni non giudiziarie ma di pulizia (forse estrema) etica la Capuozzo ha diritto/dovere di continuare a esercitare le funzioni di sindaco finché avrà una maggioranza. A differenza di Roma, dove Renzi ha costretto i consigliere a firmare da un notaio il voto contrario a Marino per mettere un altro suo uomo (come sempre non eletto) alla guida della Capitale a movimentare i soldi del Giubileo, il M5S ha "solo" cancellato dal movimento la Capuozzo.