I Carabinieri non vogliono più la Granbassi in tv
L'Arma dei Carabinieri fa dietrofront. Dopo aver concesso in un primo tempo, alla fiorettista triestina Margherita Granbassi di partecipare in qualità di "intervistatrice dei giovani" ad Anno Zero, dai Carabinieri giunge un no definitivo rivolto alla sportiva.
La Granbassi, che aveva già esordito nella prima puntata, non ci sta e punta i piedi: da grande voglio fare la giornalista! Sono pronta a chiedere l'aspettativa.
Nella trasmissione di Raidue condotta da Michele Santoro, c'è sempre stato spazio per "neo-para-giornaliste" in grado di far da spalla al conduttore. Basta ricordare l'esperienza di Beatrice Borromeo nella scorsa edizione. Margherita Granbassi ne è una perfetta prosecuzione: giovane, carina, con molto seguito, atletica e... motivatissima a fare la giornalista. Si badi bene: FARE la giornalista, non DIVENTARE.
I carabinieri parlano di una presunta "incompatibilità", non si capisce bene in che senso si esplichi questa incompatibilità, ma è strano che sia stata l'Arma a sollevare il problema.
Se effettivamente avesse un senso l'ordine dei giornalisti, se la professione non fosse corrotta e i vertici sindacali della categoria non fossero immischiati in vicende legate al mondo politico, sarebbe dovuta eventualmente scoppiare dal mondo del giornalismo una protesta. "Ma come - si sarebbe dovuto dire - una sportiva non può fare la giornalista solo perché famosa e di bell'aspetto". Bisogna studiare, o quantomeno fare un po' di gavetta, fare la free lance, entrare per qualche anno in redazione, imparare a impaginare un giornale, riconoscere l'importanza e la validità delle fonti, padroneggiare la tecnica narrativa tipica del linguaggio giornalistico, fare inchieste e approfondimenti, scendere sul campo, intervistare persone, scartabellare tra le carte e documenti più o meno riservati in cerca di uno scoop, prendere freddo e pioggia in attesa di raccontare una notizia o un evento, vivere in prima persona la fondamentale attività di incrocio e verifica delle informazioni ecc.
Non è perché Schumacher era un super campione del mondo allora adesso fa il medico chirurgo. Non è che, poiché la Vezzali ha vinto più della Granbassi fa l'avvocato. Non è che dal momento che Del Piero a fine carriera avrà segnato centinaia di gol, allora diventerà architetto. Le rispettive professioni e i rispettivi albi prenderebbero questi ex-sportivi a calci nel sedere.
E allora perché il mondo del giornalismo è aperto a chiunque (purché ossequioso del potere editoriale, politico o economico) riesca a calamitare per un po' l'attenzione del pubblico? La preparazione tecnica e la voglia di informare realmente i cittadini è ormai un optional completamente inutile nel giornalismo. Esiste ancora in Italia il quarto potere?